Minimetrò: crollano i ricavi dei biglietti
Il ricavo dei biglietti è la metà di quanto previsto: l'aumento del costo non ha fatto aumentare le entrate, ma ha fatto diminuire gli utenti
In attesa dei dati ufficiali, l’esito di un piccolo sondaggio condotto da “la Tramontana” evidenzia che l'utenza giornaliera del Minimetrò, e di conseguenza il ricavo dalla vendita biglietti, sia stato nel 2011 circa la metà di quanto stimato dalla Minimetrò S.p.A. (vedasi il Piano Economico Finanziario presentato e approvato dal comune di Perugia con delibera 421 del 13/10/2011). Sembra quindi che l’aumento del costo del biglietto a 1,5 euro, lungi dal causare maggiori entrate, abbia sortito invece l’effetto opposto: diminuire l’utenza del trasporto pubblico locale. Se confermato, questo scarso guadagno causerà qualche problemino al sindaco Boccali, dato che il tanto sbandierato “indice di efficienza”, stimato per il 2011 al 53.63% sarebbe in realtà poco più del 30%, ossia ben al di sotto delle aspettative approvate dalla giunta comunale. La certificata inefficienza di un sistema di trasporto pubblico inutile (in quanto inutilizzato) e al tempo stesso costosissimo (da solo ci costa quasi quanto il resto della rete autobus) dovrebbe indurre, prima che il comune di Perugia affondi nel baratro del collasso finanziario: 1) gli amministratori in carica a prendere la coraggiosa decisione di chiudere l’impianto; 2) gli elettori a scegliere una classe politica più competente e più attenta ai reali bisogni di tutti i cittadini, non solo a quelli dei costruttori.
Oreste Ercolani
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