Rinuncia all'edificabilità
...ci auguriamo che fioriscano milioni di casi come questo in cui i proprietari preferiscano vedere gli ulivi anziché le palazzine
COMUNICATO STAMPA
Anche se fosse solo uno spot dovrebbe essere catalogato fra quelli di pubblicità progresso.
Si apprende che a Passignano sul Trasimeno un privato ha disposto per testamento la rinuncia all’edificabilità su un terreno di sua proprietà, facendo risparmiare al paesaggio del lago Trasimeno insediamenti per 26000 mc ai quali se ne sono aggiunti altrettanti più frammentati. Dunque, la porzione di colline interessate sopra Passignano rimarranno verdi e auspichiamo che l’amministrazione comunale sappia conservare e tutelare questo risparmio permettendo a cittadini e turisti di godere della vista del lago stando in mezzo agli ulivi anziché sul terrazzo di una palazzina.
Notizie come questa dovrebbero avere una eco maggiore perché i buoni esempi sono sempre troppo pochi, perché è ancora troppo in uso la pratica di speculare sulla trasformazione delle aree agricole in aree edificabili. Come spesso ripetiamo è tra le speculazioni legali più redditizie ed è una pratica dalla quale nessuno è immune, privati cittadini, enti, imprese, perfino soggetti da cui ci si aspetterebbe maggiore spiritualità.
Il bene comune “paesaggio”, e dunque territorio, non deve essere più costruito se poi gli edifici rimangono invenduti e inutilizzati perché l’area una volta edificata è compromessa.
Perciò ci auguriamo che fioriscano milioni di casi come questo in cui i proprietari preferiscano vedere gli ulivi anziché le palazzine.