16/07/2024
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Scaricati rifiuti illegali su boschi e colline
La regola dovrebbe essere che chi inquina venga costretto a ripristinare le condizioni idrogeologiche preesistenti

L’informazione nazionale e locale (con qualche pudore) ha riferito che il Nucleo Operativo Ecologico dei carabinieri (Noe) ha sequestrato ben 77 ettari di terreno comprendente “Colline e boschi in una delle aree più belle della città nelle campagne di Ponte Valleceppi” adibiti a discarica perché sono stati  commessi tutta una serie di reati in materia di ambiente. Adesso un cittadino, pur riconoscendo l’impegno lodevole del Noe così ben guidato dal comandante Schienalunga, non può non chiedersi come possano succedere simili scempi. Considerando il fatto che molte delle nostre aziende, siano esse legate a produzioni alcoliche che ad altre attività industriali come le lavanderie, nel tempo non hanno dimostrato una loro correttezza e un rispetto delle leggi dello Stato. Infatti, secondo il solito cittadino, certe situazioni di gravi inquinamenti pregressi dovrebbero comportare un controllo ed un monitoraggio continuo di certe attività umane. Non è sufficiente, poi, imporre delle ordinanze sindacali che vietano l’uso dei pozzi privati avvelenati o sequestri  come nel caso attuale, per poi, passato un certo lasso di tempo, continuare come se non fosse successo niente. Così la regola dovrebbe essere che chi inquina venga costretto a ripristinare le condizioni idrogeologiche preesistenti. Intanto ci attendiamo che i 77 ettari sequestrati vengano completamente rinaturalizzati e bonificati. Ma il tempo, che verrà, sarà fedele testimone.



Lauro Ciurnelli


Inserito lunedì 16 gennaio 2012


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