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La bella guerriera
Note sui canti di tradizione

Una vera tradizione non č testimonianza di un passato remoto; č una forza viva che anima e alimenta il presente. Igor Stravinskij

Agli appassionati o cultori dei canti popolari di tradizione orale, ecco queste note relative ad un canto che, nato verosimilmente in Piemonte, ancora due secoli addietro, arrivņ anche in Umbria, passando quantomeno per Lombardia ed Emilia, dove  venne rielaborato a cavallo della I guerra mondiale, mentre nella Valnerina ternana potrebbe avere mantenuto i connotati originari, sia pur diversificati rispetto all'originale (se tale puņ definirsi) del Nigra, ma nell'impostazione verbale pił simile ai successivi, raccolti innanzitutto nella regione lombarda.
 
 LA RAGAZZA GUERRIERA.pdf



Daniele Crotti


Inserito sabato 14 gennaio 2012


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Nome: Nene
Commento: Gastone Pietrucci e LA MACINA,gruppo di ricerca sui canti della cultura orale marchigiana, nel suo CD "AEDO MALINCONICO ED ARDENTE.FUOCO ED ACQUE DI CANTO" Volume I, riporta 'LA GUERRIRA' (Nigra 48) come 'ballata arcaica, pubblicata per la prima volta in Italia da Costantino Nigra nel 1854. Questa č stata raccolta dalla informatrice A. Animobono Mancini nel 1986 a Jesi, e si trova nella identica forma di quella italiana, in Francia, nelle Isole Azzorre ed in Portogallo. In questa versione manca la parte iniziale, dove si narra la decisione della ragazza di andare alla guerra, travestita da uomo, al posto del fratello o del fidanzato'. Mamma la mia mamma scolą m'hai da 'segną'/un soldatņ di guera m'ha fatto innamorą'/fijo mio bel fijo portčtela a ffa' 'l pą'/se ll'č una vera fija si llaverą lle mą'/soldato mio bel soldato lavatevi lle mą'/un soldatņ di guera non si llavą lle mą'/solo che qualche volta co' 'l sangue dei cristią'/fijo mio bel fijo cosą ci hai ricavą'/o mamma la mia mamma scola m'hai da 'segną'/fijo mio bel fijo portčtela al giardģ'/se lle una vera fija lo cojerą un fiorģ'/soldato mio bel soldato cojetelo un fiorģ'/un soldatņ di guera non po' portare un fiorģ'/solo che qualche volta un bon bicchiere de vģ'/mamma la mia mamma scolą m'hai da insegną'/all'ombra di una fija m'ha fatto innamorą'/fijo mio bel fijo portčtela al gioič'/se ll'č una vera fija lo scjerą un anč'/soldato mio bel soldato scejetevi un anč'/un soldatņ di guera non po' portare 'n'anč'/solo che qualche volta la spada e 'n bon bicchič'/fijo mio bel fijo cosą ci hai ricavą'/o mamma la mia mamma scola m'hai da 'nsegną'/fijo mio bel fijo portčtela a ddormģ'/se ll'č una vera fija non ce vorrą venģ'/soldato mio bel soldato andamocene a ddormģ'/ma mi č 'rrivata 'na lettera che me conviene a ppartģ'.

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