Da medico di famiglia a medico per l'ambiente
Tratto dal foglio informativo dell'associazione Le Vie della Salute - n.7 -12/2008
Ho
58 anni, mi sono laureato nel luglio 76 e, per scelta, dal 1977 sono
medico di famiglia in Gubbio.
Ma
non voglio parlare della mia esperienza più che trentennale di
questa mia attività professionale, voglio invece far conoscere
quello che è stato il percorso e se volete la mia
“conversione” sulle problematiche relative ad: AMBIENTE e SALUTE.
Tra
i miei assistiti c’è una ragazza che nell’agosto del 2005
lasciò alla segretaria un biglietto, da darmi quando sarei
tornato dalle ferie. In questo biglietto era scritto: “Caro Dottore
la informo che il giorno 11 agosto a … c’è un’assemblea
con la presenza del Sindaco, sul problema del co-incenerimento dei
pneumatici che l’azienda… sta attuando da molti anni. Conto
sulla presenza del mio medico di fiducia”.
Queste
ultime parole mi hanno scosso molto e mi hanno fatto ripensare al mio
atteggiamento di fronte ai problemi ambientali. Mi sono detto: se ci
sono dei cittadini preoccupati per un problema che potrebbe
danneggiare la loro salute è mio compito professionale
interessarmi al caso. Quindi mi sono messo a STUDIARE la
problematica, soprattutto per cercare di tranquillizzare, adducendo
le ragioni per cui coincenerire i rifiuti e quindi anche gli
pneumatici, non era pericoloso per la salute.
In
precedenza non avevo mai approfondito questo argomento e
superficialmente ero convinto che alle alte temperature le sostanze
pericolose (come la Diossina divenuta tristemente “famosa” per
l’incidente di Severo) non si formassero ed ero convinto che tutto
quello che si “brucia” svanisce, come se le tecnologie attuali
avessero surclassato la legge di Lavoisier: “In
natura nulla si crea nulla si distrugge: tutto si trasforma”.
Invece la documentazione che grazie ad Internet ho potuto acquisire e
studiare, mi ha insegnato che la legge di Lavoisier è oltre
modo valida e che le attuali tecnologie di filtraggio trattengono le
polveri più pesanti (PM10) ma non trattengono le polveri più
piccole (PM5-PM2,5) o le ULTRAFINI (PM0,1- PM0,01) che sono poi le
più pericolose, perché quando inalate raggiungono le
parti più basse del polmone (alveoli), da lì penetrano
anche nel sangue e quindi grazie al sistema circolatorio raggiungono
altri organi. Non solo ma le polveri contengono: sostanze altamente
nocive come Diossine (che si riformano durante il raffreddamento dei
fumi), Furani (sostanze diossino-simili), Policlorobifenili, metalli
pesanti (Cadmio, Mercurio, Arsenico, Piombo…). In pratica la
conversione fu mia. Partecipai all’incontro e feci il mio primo
intervento, breve, informando i partecipanti di quello che accade con
la combustione in generale ed anche dei pneumatici.
Dopo
questa esperienza, naturalmente, ho proseguito la strada intrapresa
conoscendo un mondo nuovo che mi ha portato a conoscere ISDE
(International Society for Environment) a cui mi sono iscritto. Qui
ho avuto una grandissima esperienza, non solo relativa alle
conoscenze scientifiche, ma anche di vita. Conoscere il prof Lorenzo
Tomatis, essergli stato accanto (anche se per poco tempo purtroppo) è
stata una delle esperienze più profonde ed illuminanti della
mia vita non solo professionale ma anche umana (consiglio di leggere
il suo libro autobiografico “Il fuoriuscito” Sironi editore). Il
fondatore e direttore di uno degli istituti di ricerca sul cancro più
prestigiosi e autorevoli del mondo (lo IARC di Lione) era una persona
semplice, umile e assolutamente incorruttibile che appassionatamente
e con evidente tormento, gridava con la foga di cui poteva disporre:
“…pensiamo alle
generazioni future! Cosa diranno di noi del mondo che abbiamo
lasciato loro? ”.
Il
9 dicembre 2006, nella mia città, con il patrocinio
dell’amministrazione comunale, organizzai un convegno nazionale:
“Rischio ambientale:
invenzione o realtà?” tra i relatori c’era
anche il prof Tomatis. Mi premurai di inviare oltre 110 lettere
personali a tutti i medici della ASL n 1, più numerose mail.
Parteciparono:
quattro medici di cui uno di Ascoli Piceno (venuto a conoscenza
dell’evento su Internet).
Chi
volesse seguire le conferenze di quel evento può ancora farlo
ciccando su questo sito:
http://video.google.com/videoplay?docid=-1659854698548878888
potrà ascoltare il Prof Tomatis in uno dei suoi ultimi
interventi, poichè il 21 settembre del 2007, purtroppo ci ha
lasciato. Conservo le mail che ci siamo scambiati come un tesoro
inestimabile e spesso il mio pensiero và a lui che definivo
scherzosamente, ma non tanto, vista la sua grande umiltà e
dedizione, il “San Francesco della scienza”.
Grazie
a chi ha avuto la pazienza di leggermi fino in fondo, spero di aver
dato l’idea di come si possa cambiare nella vita quando si cerca
onestamente dove sta la verità e affidandosi solo a chi NON ha
CONFLITTI di INTERESSE. Oggi, purtroppo certi “scienziati” sempre
presenti: dai talk show ai Tg e che fanno molta audience, non sono
dotati di questa “caratteristica”.
Giovanni
Vantaggi referente per l’Umbria Medici per l’Ambiente
(www.Isde.it
)
Giovanni Vantaggi referente per l’Umbria Medici per l’Ambiente (www.Isde.it)
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