I lavori, per la verità, sono fermi, dopo tanta urgenza di demolire senza un progetto di riqualificazione dell'area: ma proprio per questo, adesso c'è tempo per pensare a fare di questa via un modello di mobilità multipla.
Tra il confine della proprietà e la sede carrabile, infatti, c'è tutto il posto per fare, oltre al marciapiede, una comoda pista ciclabile proprio nel centro del paese, in collegamenmto con tutte le principali strutture e servizi: la scuola, il parco, il Tevere, la farmacia, i negozi, ecc.
Una pista ciclabile che, in prospettiva, potrebbe esser raccordata senza interruzioni con la passerella sul Tevere che prima o poi dovrà esser fatta e che permetterà di unire il centro della stazione alla sua stazione.
E' una città possibile, o il mondo dei sogni? C'è un impegno reale, non parolaio, verso una mobilità diversa, o tutti i soldi saranno ditrottati verso nuove rotonde e nuove bretelle automobilistiche?