Giù le mani dagli asili comunali
Il comitato dei genitori della scuola dell'Infanzia comunale della Lampada Magica e di Latte e Cioccolata di Case Bruciate interviene sulla proposta di privatizzare i servizi per l'infanzia
Comunicato stampa Perugia, 19 dicembre 2011
“ La privatizzazione, come la riduzione drastica delle risorse, non si coniuga con la qualità dei servizi e la dignità del lavoro – è la nota del comitato dei genitori della Lampada Magica e di Latte e Cioccolata di Case Bruciate a Perugia – e lo stiamo già verificando con l'esternalizzazione del servizio mensa presso le Scuole dell'Infanzia Comunali Lampada Magica e Latte e Cioccolata, che ha avuto già i suoi effetti negativi: riduzione della qualità del servizio e impossibilità di svolgere quelle esperienze educative legate all'alimentazione che caratterizzavano la scuola fin da oltre quindici anni. Inoltre la preparazione dei pasti che prima veniva assicurata nella cucina interna della scuola da quattro persone, ora viene svolta da due cuoche per un numero quasi doppio di bambini, con oggettive difficoltà organizzative che quindi compromettono la possibilità di erogare un eccellente servizio”.
Non vuole sentir parlare di privatizzazione degli asili comunali il comitato dei genitori delle scuole dell'infanzia Lampada Magica e Latte e Cioccolata e si appella invece al Comune perché nonostante la crisi e i ripetuti tagli ai servizi per l'infanzia si attivi per salvaguardare il diritto dei bambini e delle famiglie ad avere un'educazione pubblica, di qualità, che accoglie e accetta le differenze e dignitosa per le persone che ci lavorano.
“ E' da sconsiderati pensare di risparmiare risorse su servizi fondamentali come gli asili, perché vuol dire mettere a rischio un'esperienza educativa di grande valore – continua il comitato dei genitori della Lampada Magica e di Latte e Cioccolata – e a farne le spese saranno i bambini e le bambine, le famiglie e gli insegnanti che con passione e abnegazione si prendono cura dei nostri figli e contribuiscono alla loro educazione.”
“ Una comunità che pensa al proprio futuro – concludono i genitori – anche in tempo di crisi investe nei servizi educativi e nei servizi sociali, perché ingredienti fondamentali per garantire coesione, equità e integrazione sociale”.