Ultimamente mi è capitato di prendere il minimetrò, scendere a Case Bruciate e dover attraversare la strada per andare verso via Mario Angeloni: in fondo alle scalette del Minimetrò ed in tutta la strada non ci sono strisce pedonali e vengono giù in continuazione automobili “a tutta birra”.

 Passare in quel punto richiede un coraggio da leoni ed occhi e gambe: occhi per calcolare se la velocità delle auto che scendono lascia il tempo di attraversare, gambe perché bisogna farlo come le auto che corrono giù: “a tutta birra”.

Vanni Capoccia

N.d.R.: Carissimo Vanni, dicono che in quel punto non c'è l'attraversamento pedonale perché là sotto c'è un sottopassaggio. E' il famoso sottopassaggio per cui bisogna salire sei o sette gradini, poi discenderne quarantadue, quindi infilare un lungo, stretto e buio tunnel, per ritrovarsi poi in fondo... a niente. Da lì, per risalire a via Mario Angeloni, bisogna affrontare una lunga serie di scalinate. Alla faccia della rimozione delle barriere architettoniche.
Tutto questo, per non disturbare le automobili, che così possono tranquillamente sfrecciare, appunto, "a tutta birra!"; invece il pedone può scendere e salire le scalette, che fa bene alla salute!
Certo, un sospetto noi ce l'avremmo: e cioè che fare un sottopassaggio (scavo, cemento armato, ecc. ecc.) mette in giro molti più soldi che comprare un barattolo di vernice bianca per dipingere qualche striscia; questo, come sappiamo, c'entra ben poco con la sicurezza del pedone e la vivibilità della città, ma c'entra molto con altri interessi più forti...