Quanti morti causerà la prossima rotonda?
A Perugia perdono la vita 3 persone a settimana a causa dei PM-10
Una ricerca condotta dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS) su alcune città italiane per una popolazione complessiva di 9 milioni di abitanti ha rilevato che una concentrazione di PM-10 superiore a 20 μg/m³ causa una media annuale di 8.220 morti, vale a dire il 9% della mortalità negli over 30 per tutte le cause, esclusi gli incidenti stradali.
Facendo le dovute proporzioni sulla popolazione residente di Perugia, dove l’ARPA certifica concentrazioni medie annuali di PM-10 ben superiori a 20 μg/m³, possiamo stimare 146 decessi/anno causati dai PM-10 : quasi 3 decessi a settimana.
Questo semplice dato dovrebbe essere tenuto presente dai nostri assessori ogni volta che autorizzano la costruzione di rotonde, parcheggi, centri commerciali, svincoli, bretelle: tutti interventi che inducono ad usare l’auto privata: la principale fonte di PM-10 a causa del motore, dell’usura freni, pneumatici e asfalto.
Per combattere i PM-10, in tutte le maggiori città nord-europee vengono adottate misure di potenziamento del trasporto pubblico e misure che scoraggiano l’uso dell’auto privata, come la riduzione della velocità a 30 km/h nelle aree più inquinate (Francia, Belgio, Svizzera), l’accesso auto a pagamento nelle zone più congestionate dal traffico (Londra) e la riduzione progressiva dei parcheggi a favore di spazio pubblico pedonale (Copenaghen), per non parlare dei risultati di Nottingham, la città meno auto-dipendente di tutta la Gran Bretagna grazie alla sua rete di autobus e tram, al gran numero di piste ciclabili e a leggi locali che hanno impedito la realizzazione di grandi centri commerciali in periferia, solo per citare alcuni esempi. Tutto il contrario di quanto viene fatto a Perugia dove gli autobus e aree pedonali diminuiscono ma in compenso aumentano le tariffe dei mezzi pubblici, i parcheggi, l'asfalto, i grandi centri commerciali periferici e… i PM-10.
