Raccolta differenziata: la Giunta Regionale boccia i quattro ATI
...ma i responsabili delle inadempienze sono tutti al loro posto
La Giunta regionale ha approvato lo "Stato di attuazione del Programma Triennale di riorganizzazione della Raccolta Differenziata domiciliare". Dal documento si evince che nessuno dei quattro ATI ha raggiunto gli obbiettivi posti dal Pano Regionale Gestione Rifiuti, (50% di raccolta differenziata entro il 2010 e al 65% entro il 2012). In particolare il documento approvato dalla Giunta evidenzia che il modello di raccolta “ad intensità”, che prevede l’effettivo ritiro a domicilio delle varie frazioni merceologiche, non è stato esteso al 79% della popolazione residente, come previsto dalla Legge Regionale n. 11/2009. Tale modalità infatti costituisce “elemento essenziale” per il raggiungimento degli obbiettivi di raccolta differenziata di ogni singolo comune, al fine di conseguire gli obbiettivi previsti dalla programmazione regionale nell’intero territorio di ciascun ATI.
Dati gli scarsi risultati la Regione non erogherà i previsti sostegni economici agli interventi di riorganizzazione dei servizi orientati alla progressiva estensione delle forme di raccolta domiciliare.
Invece di applicare queste misure che penalizzeranno ulteriormente la riuscita della raccolta differenziata e che prima o poi ricadranno sulle tasche dei cittadini, ci chiediamo perché gli amministratori negligenti non vengono rimossi dal loro incarico, come peraltro previsto dai vari regolamenti: un esempio su tutti il presidente della GESENU di cui ci siamo già occupati a proposito della sua terza nomina consecutiva a fronte di una raccolta differenziata fallimentare fin dal lontano 2002.
Stato diattuazione del piano triennale.pdf
Roberto Pellegrino - Movimento Perugia Civica
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