Barelle: una presentazione e una riflessione
La presentazione di venerdì pomeriggio ha permesso di approfondire la discussione sulle inversioni tra mezzi e fini che caratterizzano nella fase attuale il funzionamento della Sanità e di assumere in profondità il punto di vista del cittadino/paziente. In particolare sono state affrontate le problematiche relazionali determinate nel campo della assistenza ospedaliera da almeno tre ordini di fattori:
- applicazione agli ospedali delle logiche finanziarie dei sistemi di programmazione e controllo che hanno collocato e stanno sempre più collocando reparti, operatori e pazienti in cornici economiche che producono pesanti effetti negativi sul diritto alla salute e sulla qualità dell'assistenza. Peraltro si tratta di logiche gestionali che la crisi globale in atto evidenzia come disfunzionali anche ai fini della stessa produzione di profitto; - la riproposizione nel contesto ospedaliero, grazie alla profonda asimmetria di potere tra paziente ed operatori socio sanitari, di dispostivi relazionali che operano nelle istituzioni totali: disconferma, attesa, negazione del diritto alla informazione, ecc.; - la assoluta carenza di momenti partecipativi reali, il cui principale indicatore va cercato nella mancanza di partecipazione alle scelte aziendali, dove si constata il possesso sostanziale delle strutture sanitarie da parte del potere amministrativo e professionale, nonostante la natura ed il finanziamento pubblico dei servizi. Questo rende sempre più evidente il fallimento della forma "azienda" in sanità , tesa a regolare i servizi attraverso logiche finanziarie di breve periodo, operando senza alcun confronto reale con i cittadini. Oltre alla analisi sui dispositivi di mortificazione nella ospedalizzazione, lo stesso autore ha accennato a testi già prodotti con analisi riguardanti: - i dispositivi di mortificazione nelle case di riposo per anziani ( libro: "Pannoloni Verdi"); - le logiche manicomiali riscontrabili nelle residenze sanitarie intermedie dei dipartimenti di salute mentale (libro: "Istituzioni postmanicomiali"); - la metodologia per la costruzione di cantieri socio analitici, dove, attraverso un uso definito delle esperienze concrete che pazienti ed operatori hanno avuto nei servizi sottoposti ad analisi, vengono ricostruiti ed affinanti i dispositivi relazionali ivi operanti (libro "Corso di analisi istituzionale"). Copie di tutti e quattro i testi, della Casa editrice "Sensibili alle foglie", sono disponibili e possono essere richiesti allo scrivente, e rappresentano un bagaglio di analisi di tutto valore per le associazioni dei consumatori e degli utenti in Sanità. Alla discussione hanno partecipato una trentina di persone, con una caratterizzazione schiettamente sociale, mentre, forse per la concomitanza di altre iniziative del mondo delle associazioni, queste ultime erano poco presenti, così come marginale ( e preoccupante!) era la presenza di operatori socio sanitari.
Carlo Romagnoli
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