Zucca a chi?
basta offese ai cittadini, lavoriamo per diffondere la cultura ecologica
La
consapevolezza che le risorse del pianeta su cui viviamo non potranno
garantire il sostentamento a tutti i suoi abitanti se continueranno
ad essere delapidate agli attuali ritmi sta ormai diffondendosi, ma
non è ancora di dominio pubblico. E' per questo che da parte delle
istituzioni ci aspetteremmo una imponente attività di diffusione di
una matura cultura ecologica. Invece inviti del tipo di quello del
volantino che pubblicizza la raccolta dell'organico, oltre a suonare
offensivi nei confronti dei cittadini, appaiono totalmente inadeguati
al compito che si propongono (?).
Molte cose
si potrebbero fare, a partire da una stretta collaborazione con le
scuole che non si limiti solo a lanciare la raccolta differenziata ma
ne verifichi i risultati e soprattutto fornisca gli strumenti, a
seguire con i grandi uffici pubblici che insistono nel territorio
comunale dove a mala pena si differenzia la carta e il toner. Poi ci
sono gli accordi con la grande distribuzione per i prodotti sfusi, i
cestini differenziati nei luoghi pubblici (in centro sono stati
sostituiti di recente e sono ancora indifferfenziati), l'informazione
da parte degli addetti. Per i più reticenti c'è infine la molla
dell'incentivo economico, la cosiddetta tariffa puntuale, basata
sulla quantità di indifferenziato prodotto.
Angela Cataliotti
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