IKEA: PROCEDERE CON LA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE
Le vicende giudiziarie richiedono la massima cautela
Il gruppo regionale dell'Italia dei valori interviene sull'iter per la realizzazione di uno spazio commerciale Ikea a San Martino in Campo di Perugia. Secondo il capogruppo Dottorini e il consigliere Brutti, che chiedono una valutazione di impatto ambientale, “un progetto di queste dimensioni non può essere liquidato in questo modo da parte della Regione. É necessario l'annullamento della delibera dirigenziale”. (Acs) Perugia, 11 novembre 2011 - “Le ultime vicende giudiziarie confermano che su certe operazioni occorre procedere con molta cautela, mettendo in primo piano l'esigenza di massimo rigore e trasparenza”. Con queste parole il capogruppo regionale dell'Italia dei Valori Oliviero Dottorini e il consigliere Paolo Brutti annunciano di aver presentato un'interrogazione alla Giunta regionale per chiedere l'annullamento della determina dirigenziale n. 7307 e procedere con la Valutazione d'impatto ambientale.
“Le leggi nazionali e regionali – spiegano Dottorini e Brutti - fissano criteri ben precisi per la verifica di assoggettabilità a Valutazione d'impatto ambientale (Via), fra cui la dimensione del progetto, la produzione di rifiuti, l'uso attuale del territorio, la probabilità, la durata, la frequenza e la reversibilità dell'impatto. È evidente pertanto che un'operazione come quella dell'insediamento Ikea a San Martino in Campo non possa essere liquidata da parte della Regione con una determina dirigenziale di esclusione dalla Via, peraltro a nostro avviso immotivata, e con una lista interminabile di prescrizioni, una delle quali riguarda proprio la classificazione dell'area individuata. Le 17 prescrizioni contenute nella determina dirigenziale del 12 ottobre – osservano - testimoniano inequivocabilmente che l'opera avrebbe un impatto sull'ambiente assai significativo. Del resto le modalità di acquisizione dei terreni che dovrebbero ospitare l'insediamento Ikea sono al vaglio della magistratura e, a prescindere da quelli che saranno gli esiti, è necessario il massimo rigore e la massima trasparenza da parte delle istituzioni. E' opportuno ricordare che l'operazione Ikea prevede il cambio di destinazione d'uso a circa 30 ettari di terreno che passeranno da agricoli di pregio a edificabili. Solo la struttura di vendita – concludono Dottorini e Brutti - avrà una superficie di 20 mila metri quadri, mentre altri tre edifici occuperanno circa 12mila e 500 metri quadri. È inoltre prevista un'area parcheggio di circa 7 mila metri. Per dare giudizi definitivi su tutta l'operazione attendiamo il proseguimento e la chiusura dell'attività della magistratura, tuttavia riteniamo più che mai opportuna una riflessione complessiva sull'insediamento Ikea e procedere quantomeno con la Valutazione d'impatto ambientale”
Dottorini e Brutti - Gruppo IDV consiglio regionale
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