Campeggiatori per caso
un racconto di Edi Pelagalli
Lo spiraglio che lasciava
intravedere il mondo al di fuori di una tiepida tenda canadese era
sottile,
lasciai scorrere la
chiusura lampo,un po’ arrugginita, per capire se fosse il momento
giusto,
per uscire lontano da
occhi indiscreti.
Wanda Osiris si accingeva
con il suo turbante a scendere dalla sua super- accessoriata
roulotte
e a cambiare i fiori sul
tavolino, non mancando di gettare uno sguardo di disappunto
aristocratico per i nuovi arrivati …
Non volevamo rinunciare
alle vacanze, la rata del mutuo era stata alta, l’amore per il mare
ci spinse ad improvvisarci campeggiatori…
Eccoci all’Elba, piovve
,ma la canadese ci protesse.
Insomma, dovetti uscire
di bolina, per non calpestare i bambini e la mia dolce metà.
Mi ricomposi, un caffè
al bar, al ritorno, mio marito aveva apparecchiato la cassetta della
frutta, messo un bicchiere dei fiori da lui raccolti, le sedie non
c’erano, ma piccoli tronchi di alberi le sostituirono
egregiamente..
Carmen, Sandro,
Salvatore, Erica, campeggiavano al nostro fianco e ci accompagnarono
in quella favolosa, semplice vacanza,facendo a gara nell’ospitalità
;Così diventammo amici ,con cene a base di pesce, tavole ben
organizzate, escursioni marine , gite sull’isola.
Dopo qualche tempo,
venimmo informati che Gemma, la veterana del camping, con il suo
bastone,
indugiò vicino la nostra
piazzola, esortò i vicini a brindare per noi, dicendo: ”Questi
sono i veri campeggiatori”!!
Rimasero molto tempo, sulla cassetta
della frutta, il campari, lo spumante, i fiori di erica, e tanta,
tanta, fantasia.
Edi Pelagalli
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