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Ikea: aperta un'indagine da parte della finanza e della forestale
Ikea: aperta un'indagine da parte della finanza e della forestale
Comunicato stampa
In questo momento storico si sente spesso la politica invocare comportamenti etici e sostenibili. Anche nella nostra piccola realtà perugina i politici sollecitano questa perduta modalità di gestire la cosa pubblica. Speriamo che si ricordino di dare, loro per primi, il buon esempio.
La finanza e la forestale hanno aperto un'indagine sull'affare Ikea. In realtà quando noi l'anno scorso predicavamo al vento che tale operazione non ci sembrava cristallina ci siamo sentiti bollare come quelli che pongono veti a priori, per non dire peggio. L'avevamo definita un'operazione speculativa di consumo di territorio agricolo di pregio, degna dei più consumati “furbetti del quartierino”, priva di uno studio che giustificasse la scelta di non andare in aree già con destinazione commerciale. Abbiamo visto l'amministrazione comunale buttarsi letteralmente sull'affare difendendolo a spada tratta contro tutto e tutti chiudendo i canali della comunicazione e partecipazione. Sei milioni di oneri di urbanizzazione in questi tempi grami sono una bella boccata d'ossigeno, ma noi ci aspettiamo una gestione etica e sostenibile in via prioritaria.
E la svendita del territorio con queste modalità imprenditoriali non ci sentiamo di condividerla. Se la multinazionale Ikea viene a Perugia perché sa di trovare la strada spianata dalla politica che si adopera per snellire le pratiche e rispettare il loro piano industriale, ci viene il sospetto che il vero grande affare sia la trasformazione dell'area agricola in area edificabile.
Allora ci auguriamo che queste indagini facciano luce sull'ipotesi di corruzione emergente perché anche questo peccato originale insieme al consumo di suolo renderebbe l'operazione lontanissima anni luce dai requisiti di etica e sostenibilità. O forse dovremmo dire anni neutrini?
21.10.2011
Anna Rita Guarducci, Presidente Legambiente Perugia