Erano partiti in centinaia da Trinidad, capoluogo del dipartimento di Beni nel nord est della Bolivia, alla metà di agosto: tutti nativi americani che si opponevano al progetto di una strada lunga oltre 300 chilometri che avrebbe unito la città di Villa Tunari, nella regione di Cochabamba, a San Ignacio de Moxos, passando attraverso un’area abitata da circa 50000 persone, divise in 16 comunità di autoctoni, e, soprattutto, attraverso il Parco Nazionale Isiboro Secure, nel centro del paese, già dichiarato Territorio Indigeno.