Il capriccio degli ambientalisti
L'ex tabacchificio di P. Valleceppi: per troppi anni il decoro urbano è stato latitante in questo luogo fino a diventare emergenza. Una strategia
COMUNICATO STAMPA: A proposito della questione del tabacchificio di Ponte Valleceppi le esternazioni riportate da Il Giornale dell'Umbria di chi rappresenta in modo così approssimativo la collettività locale non meriterebbero alcuna risposta. Si giustificano solo con il giovanilismo del soggetto, ma il nostro capriccio si aspetterebbe, da chi ricopre quel ruolo, una maggiore disponibilità all'ascolto di tutti e allo studio delle tematiche nella loro complessità. Se così fosse anziché questa pseudo verità, dei tredici mesi di ritardo a causa del vincolo, piegata alle convenienze avremmo gradito risposta alle seguenti domande:
Per quanti anni il tabacchificio è rimasto lì abbandonato a sé stesso?
Perché è rimasto abbandonato? Questa è la domanda più interessante, per noi, a cui rispondere
Chi ha il mandato prioritario della salute pubblica?
Si pensa forse che la soprintendenza sia un soggetto facilmente influenzabile dalle associazioni ambientaliste?
Che cosa rappresenta la memoria dei luoghi, la testimonianza di un passato che non possono esprimere le targhe, per i giovani consiglieri comunali?
Queste alcune delle domande a cui ci piacerebbe avere risposta, come cittadini non come ambientalisti perché per troppi anni il decoro urbano è stato latitante in questo luogo fino a diventare emergenza. Una strategia.
Nome: Vanni Capoccia Commento: È l’antica strategia della profezia che si avvera.
Usata con la palazzina di Porta Pesa dove si trovava la Trattoria Argentino, lasciata per anni in mano ai balordi (lo chiamavano il palazzo della vergogna), poi smontata mattone su mattone e ricostruita nuova simile alla vecchia.
Stessa tattica con il Pincetto, secondo Pietro Scarpellini i giardini pubblici più belli di Perugia, diventati terra di spacciatori e che ora non ci sono più.
Strategia che ora è in atto con il parco del vecchio manicomio: E' già uscito qualche articolo che ne segnala le brutte condizioni. Tra non molto gli articoli e le denunce dei giornali e delle Tv private aumenteranno, e quello che potrebbe essere un meraviglioso parco che consentirebbe alla Perugia antica e quella nuova di Ponte San Giovanni di darsi la mano diventerà un succulento boccone per i signori del cemento.
Vanni