16/07/2024
direttore Renzo Zuccherini

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Gli argini del Tevere
Dopo l'incontro pubblico di Ponte Valleceppi: Non possiamo che esprimere il totale dissenso al progetto

 
COMUNICATO STAMPA

Lo sforzo delle associazioni e del comitato di informare i cittadini sulle intenzioni delle amministrazioni competenti circa la realizzazione delle arginature del Tevere nella zona di Ponte Valleceppi non è stato
ripagato dall’interesse dei residenti, tranne poche eccezioni. Evidentemente è più forte la voce della propaganda che li ha convinti che le arginature così progettate risolveranno il problema delle alluvioni a
Ponte Valleceppi.
L’incontro pubblico si è tenuto e chi voleva poteva chiedere e capire le ragioni tecniche delle nostre osservazioni ai vari progetti.
Ragioni scientifiche sulle quali abbiamo più volte chiesto, ma inutilmente, il contraddittorio agli uffici.
Scelte politiche non condivisibili perché troppo lontane all’interesse pubblico.
Gli organizzatori dell’incontro continueranno a fornire il loro contributo nonostante tutto e chiedono di pubblicare testualmente l’incipit della lettera che invieranno alla conferenza di servizi della VIA
(Valutazione Impatto Ambientale) del 22 settembre.
“Non avendo avuto riscontro alla richiesta di accesso agli atti presso l’Ufficio VIA regionale, acquisite solo pochi giorni fa le integrazioni in oggetto per gentile concessione della Provincia, senza peraltro le richieste formulate in sede di Conferenza dei servizi,
Verificato per l’ennesima volta la volontà della Regione di non adire al contraddittorio pubblico, PRIMA DELLA DECISIONE FINALE, con i presentatori del progetto e il PUBBLICO INTERESSATO (secondo la Direttiva CE e il Codice Ambiente corrispondente alla popolazione interessata dall’opera e dalle associazioni ambientali nazionali), malgrado nostre ripetute richieste,
Riscontrato che il progetto permane nelle sue carenze d’impostazione, di scelte politiche (quali dare priorità alla intoccabilità di proprietà frontiste al fiume e alla urbanizzazione di aree in attuale Fascia di pertinenza fluviale A) che nulla hanno a che vedere con l’interesse pubblico e con una strategia di lungo periodo, peraltro imposta dalle Direttive acque, rischio alluvioni, Habitat,
Non possiamo che esprimere il totale dissenso a tale progetto che, per quanto già segnalato nelle precedenti osservazioni (che rimangono tutte valide), non avrebbe nemmeno dovuto essere esaminato dalla procedura dia VIA in quanto non rispetta i requisiti minimi richiesti dal Codice Contratti pubblici per i progetti Definitivi.
Continuare a proseguire con toppe su un sistema idrogeologico – morfologico in disequilibrio (vedi il lungo elenco di arginature previste dal programma d’interventi e il sistema fognario, scolante, ecc.) a quale
sistema fluviale ed ecologico ci porterà? Sicuramente molto lontano dagli obiettivi comunitari e dagli stessi enunciati dalla Regione”.



Legambiente, Wwf, Mulini di Fortebraccio

Inserito venerdì 23 settembre 2011


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