Abbiamo più volte lamentato il fatto che le nuove grandi rotonde, per le quali si sono spese cifre ingenti, non presentino mai un marciapiede ai lati, né degli attraversamenti pedonali.

In particolare, il tratto che va da San Sisto a via Settevalli (che comprende l'ospedale e il grande cimitero di Ponte della Pietra) è stato realizzato interrompemdo ogni collegamento pedonale, costringendo tutti all'uso della macchina: anche gli anziani che prima andavano a piedi al cimitero, e poi invece, dopo le gerandi opere a favore del traffico, devono farsi accompagnare in auto da qualche familiare. O restarsene a casa.

Ora sono cominciati nuovi grandi lavori per allargare una arteria di traffico che, appena costruita, si è puntualmente rivelata insufficiente: si farà una nuova corsia di scorrimento per le auto, così arriveranno più auto e il traffico sarà di nuovo intasato.

Ma nel frattempo, per fare i lavori si è pensato bene di eliminare ogni spazio residuale ai lati della carreggiata: dove prima un pedone poteva trovare scampo sul greppo o sulla bamchina, oggi c'è una staccionata a filo di striscia gialla. Per il pedone non c'è scampo.

Ho visto persone, costrette a fare a piedi il tratto di strada, che si stringevano sulla staccionata, piene di timore, sfiorate dalle tante auto di passaggio. Ho visto persino una signora con bastone canadese, che cercava di raggiungere la salvezza alla fine della strettoia.

Bastava un salvagente largo poche decine di centimetri, anche su un solo lato: ma le esigenze del traffico privato sono altre, non hanno tempo da perdere.

Tanto, avranno cinicamente pensato i responsabili della "sicurezza", da un lato c'è l'ospedale, dall'altro il cimitero...