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Ancora Ecoballe, ancora da parte dell’assessore Rometti
Cancellato l’obbligo di produzione locale delle biomasse da destinare alla produzione di energia rinnovabile
E’ bastato andare in vacanza, distogliere l’attenzione per pochi giorni. Torno a Perugia e la frittata è scodellata… Mi riferisco al nuovo regolamento regionale che disciplina l’installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
L’11 luglio scorso la giunta regionale aveva approvato una bozza del regolamento che conteneva una norma a mio avviso utilissima per tutelare la salute dei cittadini e il lavoro nella nostra regione: “i luoghi di produzione delle biomasse devono essere ubicati entro un raggio di 70 km dall’impianto cui sono destinate”. Una norma intelligente che  impone la produzione di biomasse a livello locale favorendo l’occupazione, e nel contempo consente un controllo qualitativo della sua produzione. Nei giorni successivi, con una rapidità che lascia stupefatti, la macchina politica ha lavorato sul regolamento  per approvarlo in via definitiva il 29 luglio, in solo 18 giorni.
Fiducioso mi procuro una copia del regolamento definitivo ma scopro che le norma è stata cancellata. Mi informo e pare che l’emendamento sia stavo fortemente voluto da un esponente del PD.

Cosa comporta ciò? Che coloro i quali cavalcano l’onda della Green Economy, anche grazie alla cancellazione del SISTRI* potranno acquistare le biomasse che gli pare (rifiuti? Vegetali inquinati? Rifiuti illeciti?) da dove gli pare (Campania? Cina? India?), farle viaggiare migliaia di chilometri producendo CO2,  e produrre energia incentivata facendo respirare a noi residenti i fumi di tali schifezze, alla faccia della green economy.

Ciliegina sulla torta: L’assessore Rometti ha rilasciato i primi di agosto una intervista in cui, imperturbabile dichiara: “Per impianti a biomassa sono stabilite fasce di rispetto da centri abitati e distanze di provenienza dei materiali di approvvigionamento”
*) SISTRI: sistema di tracciabilità dei rifiuti, recentemente abolito dal governo Berlusconi

Roberto Pellegrino - Movimento Perugia Civica

Inserito domenica 4 settembre 2011


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Commenti

Nome: Roberto
Commento: Questa vicenda mi ricorda tanto l'episodio narrato da Silone in Fontamara, quando i rappresentanti dell'onorata societa' fascista convinsero i fontamaresi ad accordarsi su 10 lustri, invece che 50 anni. Ma i fontamaresi ignoravano che le due misure si equivalgono. Ebbene, ho trasformato i 6 kg di CO2 ammessi in chilometri percorribili, ed ecco il calcolo: un autocarro che trasporta un carico di 35 tonnellate di biomasse, con un consumo di 8km/L puo' percorrere 630Km prima di superare il limite di 6Kg di CO2 a tonnellata. La stessa distanza che c'e' tra Perugia e Cosenza. I porti di Ancona, Civitavecchia, Napoli, Salerno sono "a portata di Biomasse"... Praticamente con questo regolamento gli imprenditori umbri potranno acquistare biomasse provenienti da tutto il mondo arricchendosi con gli incentivi previsti dalla regione, 35 milioni in tutto. A noi non restera' che respirare i miasmi tossici di queste belle attivita'... alla faccia della green economy!

Nome: fabio
Commento: Caro roberto, prendo il pessimo ruolo di chi va a difendere il Socialista Rometti, ma purtroppo, per chiarezza nella discussione, mi tacca farlo. La questione dei 30-50-70 Km di raggio per l'approvvigionamento della biomassa, non è accettata dalla Comunità Europea, perchè lesiva della concorrenza (!), basterebbe un ricorso al tar per impugnare tale vincolo. Ormai in ogni documento sulle biomasse si parla, per porre vincoli sulle distanze di recepimento, in termini di consumo di Co2 per il trasporto della biomassa stessa. Nello specifico, le linee guida Regionali, che tu citi nel tuo articolo, riportano: Al fine di minimizzare le emissioni di sostanze inquinanti e gas serra associati all’approvvigionamento delle biomasse utilizzate come combustibili per alimentare gli impianti alimentati a biomassa, le emissioni dei mezzi di trasporto non devono superare 6 kg di CO2 per ciascuna tonnellata di materiale trasportato. Ora basta calcolare il consumo di C02 di un camion per t/km, dati che sono presenti nei vari siti ambientali. I calcoli, per capire se siamo dentro il raggio dei 70 Km, li lascio a te, in fin dei conti sei tu il Prof. ciao

Nome: Roberto Pellegrino
Commento: No, è l'assessore regionale all'ambiente, socialista.

Nome: Dorothee
Commento: Ma chi è sto Rometti: Mandrake ???

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