Giardino d'istinto
un angolo del centro strappato al degrado
Un giardino nato d'istinto, è l'idea
spontanea di un gruppo di donne che hanno pensato di trasformare un
terreno incolto, cosparso di siringhe e cacche di cane, in un angolo
di pace e di ristoro accessibile a tutti. E' Eleonora, una delle
protagoniste dell'operazione a raccontarmi la storia: "all'inizio
avevamo chiesto l'autorizzazione al Comune ma le condizioni poste
dall'amministrazione (responsabile unico con obbligo di custodia,
chiusura del cancello, ecc.) avrebbero snaturato lo spirito
del progetto, che era quello di uno spazio comune, curato in
comune e accessibile a tutti. Allora l'istinto ci ha detto di andare
avanti comunque, abbiamo occupato lo spazio, abbiamo fatto una
ricognizione delle piante autoctone già presenti e abbiamo
arricchito il giardino con alberi, cespugli e arbusti coltivati in
aiuole e in fioriere."
Il giardino si trova in un angolo di
piazza Giordano Bruno al numero civico 9. E' irrigato con l'acqua piovana raccolta in un
serbatoio donato dai ragazzi del movimento delle città in
transizione che vivono a
S.Lorenzo di Rabatta e c'è anche una compostiera per gli
scarti organici.
Tutte le piante sono catalogate su
listelli ricavati da vari ceppi di legno selvatico tagliato e
piallato dal compianto amico Aldo Bianzino, morto nel carcere di
Capanne tre giorni dopo l'arresto per possesso di cannabis.
L'idea ha funzionato, oggi il luogo è
curato e accogliente e a nessuno viene in mente di profanarlo. Non è
necessario il custode, è la comunità che lo custodisce e ne promuove il rispetto. L'atmosfera è gradita anche agli adolescenti
che si riuniscono per chiacchierare e giocare.
Grazie ad Alxandra, Angela, Eleonora
per l'idea e per la dedizione insieme agli altri volontari Francesco
e Ginevra.
Angela Cataliotti
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