Effetto Ikea
Il gioco è semplice: si comprano terreni agricoli che diventeranno edificabili attraverso varianti al Prg
La notizia che il costruendo megastore Ikea a S. Martino in Campo sta facendo lievitare i prezzi dei terreni non ci stupisce. Sapevamo già che l'arrivo della multinazionale del legno avrebbe portato con sé inesorabilmente la distruzione di un patrimonio paesaggistico unico e irriproducibile. Il gioco è semplice: si comprano terreni agricoli con la sicura prospettiva che diventeranno successivamente edificabili attraverso le varianti al Prg. Così sembrerebbe si siano già allertati tutta una serie di appetiti piccoli e grandi in un percorso irrefrenabile e trasversale che interessa tutti i livelli sociali non esclusi quelli politici. La mobilitazione popolare è come anestetizzata da ritorni occupazionali, tutti da verificare, ma resi molto sensibili dalla crisi che stiamo vivendo. Adesso noi siamo convinti che la ricerca del posto di lavoro sia giustamente legittimata dall'assunto costituzionale, ma non può essere strumentalizzata dagli interessi delle grandi compagnie multinazionali che perseguono solo fini utilitaristici e speculativi. Comunque la cosa più triste è che le forze politiche, cosiddette progressiste, non si interrogano sul significato odierno di sviluppo perseverando nell'equivoco del modello di sviluppo creato dal ciclo del cemento. Mentre si sta svendendo un intero territorio comunale con una sua storia e purtroppo un difficile futuro.
