Decoro urbano, senso di appartenenza, manutenzione
Una città che si autocandida a capitale europea della cultura dovrebbe curarsi non solo del numero e della qualità degli eventi culturali, sempre ben accetti, ma anche dei piccoli particolari che fanno da contorno
Siamo in pieno centro, dove emergono le scale
mobili di via Pellini, ossia via dei Priori, luogo frequentatissimo sia
per la vicinanza delle scuole che per il flusso costante di pedoni che
si dirigono o tornano dal centro. La foto riprende la targa che dovrebbe
informare i turisti o gli stessi perugini che si trovano ai piedi
dell’antica torre degli Sciri, eretta nel 12° secolo, una delle poche
torri superstite alla furia papale intervenuta dopo la sconfitta
perugina nello scontro per l’indipendenza dallo stato pontificio. Ma
la targa non è più leggibile perché ricoperta dagli escrementi dei
piccioni, i paletti che la sostengono sono piegati forse perché
colpiti dalle auto in manovra e alla base prosperano lussureggianti
ciuffi di parietaria. Una
città che si autocandida a capitale europea della cultura dovrebbe
curarsi non solo del numero e della qualità degli eventi culturali,
sempre ben accetti, ma anche dei piccoli particolari che fanno da
contorno, come la targa
raffigurata nella foto. Mantenere a un buon livello il decoro urbano
farebbe bene non solo alla cultura della città ma anche al
senso di appartenenza degli stessi cittadini di Perugia. Penso infatti
che se l’amministrazione dedicasse qualche investimento alla
manutenzione costante di questi piccoli particolari, i pochi residenti
del centro sarebbero incentivati a curare come propri anche gli spazi
esterni del proprio portone di casa, come avviene nei centri storici di
altri comuni italiani.
Roberto Pellegrino - Movimento Perugia Civica
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