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Decoro urbano, senso di appartenenza, manutenzione
Una città che si autocandida a capitale europea della cultura dovrebbe curarsi non solo del numero e della qualità degli eventi culturali, sempre ben accetti, ma anche dei piccoli particolari che fanno da contorno


Siamo in pieno centro, dove emergono le scale mobili di via Pellini, ossia via dei Priori, luogo frequentatissimo sia per la vicinanza delle scuole che per il flusso costante di pedoni che si dirigono o tornano dal centro. La foto riprende la targa che dovrebbe informare i turisti o gli stessi perugini che si trovano ai piedi dell’antica torre degli Sciri, eretta nel 12° secolo, una delle poche torri superstite alla furia papale intervenuta dopo la sconfitta perugina nello scontro per l’indipendenza dallo stato pontificio.

Ma la targa non è più leggibile perché ricoperta dagli escrementi dei piccioni, i paletti che la sostengono sono piegati forse perché colpiti dalle auto in manovra e alla base prosperano lussureggianti ciuffi di parietaria.

Una città che si autocandida a capitale europea della cultura dovrebbe curarsi non solo del numero e della qualità degli eventi culturali, sempre ben accetti, ma anche dei piccoli particolari che fanno da contorno, come la targa raffigurata nella foto. Mantenere a un buon livello il decoro urbano farebbe bene non solo alla cultura della città ma anche al senso di appartenenza degli stessi cittadini di Perugia. Penso infatti che se l’amministrazione dedicasse qualche investimento alla manutenzione costante di questi piccoli particolari, i pochi residenti del centro sarebbero incentivati a curare come propri anche gli spazi esterni del proprio portone di casa, come avviene nei centri storici di altri comuni italiani.

Roberto Pellegrino - Movimento Perugia Civica

Inserito domenica 7 agosto 2011


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Commenti

Nome: stefano
Commento: La manutenzione di una città si vede pure da queste "piccole" cose..gli stessi pannelli informativi bianchi che son stati messi lungo Corso Vannucci e vie limitrofe son sempre impecettati;già erano bruttini appena montati, ora che son pieni di adesivi fanno schifo! E che dire, allora, di Piazzetta Raffaello? Scrigno nascosto dell'acropoli, dove rimane l'ultimo affresco(in comproprietà) dell'urbinate..una piazza nascosta e deliziosa, peccato sia invasa dalle auto e soprattutto non esistano panchine dove gli abitanti o i turisti possano sedersi a godere del luogo. La targa, poi, che sulla piazza medesima ricorda al visitatore i versi della Divina Commedia in cui si parla di Perugia, per anni è stata deturpata da un cavo elettrico che la sfigurava impedendo una corretta visuale, e solo da poco s'è posto rimedio allo scempio. Ma dove vogliamo andare?

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