Sebbene non ci piaccia fare il lavoro dell'ufficio reclami, non è questo il nostro ruolo, in alcuni casi è più forte di noi. Quando vediamo che la civilissima Perugia, autocandidatasi ad essere capitale della cultura, nasconde tra le pieghe della sua civiltà situazioni ben poco corrispondenti a tale concetto.

Le pieghe di cui parliamo sono, nello specifico, la situazione dei servizi igienici pubblici presenti, o meglio carenti al mercato di Pian di Massiano. La cosiddetta Porta Nova di Perugia.

Sabato eravamo a raccogliere le firme per la petizione dei Cittadini in Rete sul ciclo dei rifiuti, il nostro banchetto era proprio vicino al banco della verdura di Peppe.

A mezzogiorno passato, prima di andare via, abbiamo fatto la spesa da Peppe che ci ha chiesto aiuto per dare voce ad un problema grosso per loro che stanno dietro il banco dalle 5 di mattina fino alle 14. Quando arrivano gli ambulanti, alle 5, non c'è servizio igienico perché i bagni pubblici del minimetrò aprono alle 7,30, il più vicino si trova al bar del Capitini e comunque è privato.

Dalle 7,30 in poi per tutti gli ambulanti, i visitatori e i passeggeri devono bastare i 2 per uomo 2 per donna 1 per portatori di handicap servizi igienici pubblici del minimetrò.

Non è difficile immaginare in quali condizioni si trovano i servizi dopo qualche ora visto che non c'è un addetto alle pulizie. Peppe ci informa che in tutta l'area del mercato ci sono due bagni chimici non funzionanti e comunque anche se funzionassero non si potrebbe parlare di servizio sufficiente. Non è tutto. A coronamento di queste insufficienze c'è anche quella di una presa d'acqua. Possibile che in tutto il mercato non ne sia prevista neanche una?

In effetti i problemi vengono sollevati da chi li vive sulla propria pelle, gli altri non li immaginano neanche. Ci sarebbe bisogno di ascolto per risolverli, è una questione di...cultura.

Presidente Legambiente Perugia