14/08/2024
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Dove sono finiti i 280mila euro per la messa in sicurezza della laguna?
Interrogazione a Cecchini e Rometti

“A tutt'oggi non vi è traccia degli interventi per i quali tali fondi erano stati erogati. Chiarezza e trasparenza per recuperare fiducia”

“Dove sono finiti i 280mila euro che la giunta regionale ha stanziato nel marzo 2010 per porre in sicurezza la laguna di Bettona? Come mai la giunta non risponde?” Sono le domande con cui Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale, annuncia di aver presentato un’ulteriore interrogazione agli assessori Cecchini e Rometti per sapere che fine abbiano fatto i fondi assegnati dalla Regione al Comune di Bettona per la messa in sicurezza della laguna, visto che a tutt'oggiAggiungi un appuntamento per oggi non vi è traccia degli interventi per i quali tali fondi erano stati erogati.
“Non vorremmo fossero stati utilizzati per altri scopi – commenta Dottorini -. Le mancate risposte sull'utilizzo dei 280mila euro non contribuiscono certo a fare chiarezza, tanto più che una delibera della giunta regionale del 7 febbraio 2011 conferma che tale importo fu stanziato “per l'intervento di emergenza nel territorio di Bettona” e che dall'estate 2009 “è emersa la necessità di svuotare l'impianto che produce gas con rischio di esplosione se non opportunamente gestito” e a prendere decisioni orientate al bene della collettività. Mentre il lavoro della Magistratura va avanti e apprendiamo la notizia che è stato ammesso il rito abbreviato per gli amministratori coinvolti nel caso del depuratore di Bettona, segno di una evidente volontà di ridurre al massimo i tempi del processo, la Giunta regionale continua a traccheggiare e a non fornire risposte su una vicenda che da anni preoccupa un intero comprensorio. E' per questo motivo – conclude Dottorini – che torniamo a chiedere alla Giunta regionale di non rinviare ulteriormente il momento di fornire spiegazioni chiare ed esaustive su una vicenda che più si protrae e più diventa imbarazzante per tutti coloro che in qualche modo ne sono stati protagonisti”.
“Per recuperare la fiducia della popolazione - aggiunge Dottorini - è necessario che la Regione adotti tutti i provvedimenti in grado di sgomberare il campo da equivoci. E' indispensabile coniugare le esigenze dell'economia con quelle dell'ambiente puntando con decisione sulla qualità e la tipicità dei prodotti, costruendo una filiera interamente locale, in grado di valorizzare al meglio il prodotto legato al territorio, attraverso la definizione di un piano regionale per la zootecnia sostenibile. Purtroppo però le politiche messe in atto fino ad oggiAggiungi un appuntamento per oggi non paiono procedere in questa direzione. Lo stesso regolamento sul biogas preadottato dalla Giunta regionale non lascia ben sperare, così come non possiamo non ricordare che nella prima stesura del Dap era stato inspiegabilmente "dimenticato" di prevedere, entro il 2011, l'elaborazione di un piano regionale per la zootecnia. Per anni - conclude Dottorini - i cittadini di Bettona si sono sentiti ripetere che tutto funzionava nel pieno del rispetto delle regole e non sono bastati né gli allarmi lanciati dal comitato locale né le indagini e i sequestri che si sono susseguiti nel corso del tempo per far cambiare il metodo di gestione ad un'amministrazione comunale che ormai da molto tempo ha palesato una evidente inadeguatezza nel gestire la situazione. Oggi pertanto, a prescindere da quelli che saranno gli esiti dell'azione giudiziaria, torniamo a chiedere alla Giunta regionale che non rinvii ulteriormente il momento di compiere scelte politiche concrete, sostenibili  e risolutive per quei territori e per l'intera zootecnia regionale".

Perugia, 18 giugno 2011



Oliviero Dottorini

Inserito domenica 19 giugno 2011


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