16/07/2024
direttore Renzo Zuccherini

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Una vittoria della democrazia, della partecipazione dei cittadini, della società civile
i risultati dei 4 referendum hanno decretato anche la fine del berlusconismo e del suo modello sociale autoritario ed individualista

SINISTRA CRITICA dell'Umbria esprime la sua soddisfazione per i risultati dei 4 referendum, una vittoria della democrazia, della partecipazione dei cittadini, della società civile che fa politica in prima persona, senza deleghe, per la difesa dei beni comuni, per un'altro modello di sviluppo e per l'eguaglianza della legge e dei diritti.

Votando con legittimo godimento contro il legittimo impedimento, per la difesa del pubblico contro il mito del privato, per energie alternative, democratiche ed un modello sostenibile contro i pericoli del nucleare il popolo italiano ha decretato anche la fine del berlusconismo e del suo modello sociale autoritario ed individualista.

Tutto questo è avvenuto in una consistente assenza di  informazione della stampa e delle televisioni pubbliche e private delle problematiche dei referendum, nel migliore dei casi mascherata da par condicio per l'inesistenza dei comitati per il no, dalla sostanziale invisibilità dei partiti (bastava guardare le plance della propaganda o l'inisistenza di fac-simili), dalla rara presenza di iniziative di partito che per altro in alcuni casi, vedi il Pd, hanno sposato le cause referendarie solo negli ultimi mesi.

La vittoria è dei comitati, delle associazioni, dei cittadini che si sono autonomamente organizzati, dei  tanti giovani che si sono mobilitati, del loro utilizzo della rete e del digitale, delle piccole forze di sinistra cancellate dalla stampa e dalla politica di palazzo, ma che a pieno titolo, dal basso ed in maniera unitaria hanno lavorato per sensibilizzare l'opinione pubblica, raccogliere firme, distribuire materiale, parlare con la gente e non certo di quei dirigenti di partito che faticano solo ora per appropriarsi del successo.

Infatti con una critica di massa al modello neoliberista fatto proprio anche dai governi locali di centrosinistra, con il rifiuto totale del nucleare e con la volontà di una giustizia che non fa sconti a nessuno noi lavoreremo per realizzare anche in Umbria i contenuti dei referendum.

No a qualsiasi inceneritore-termovalorizzatore, tariffe dell'acqua più basse ma più alte per le concessioni delle acque minerali come quelle date alla Rocchetta, marcia indietro sulla privatizzazione delle acque e quindi rimessa in discussione del sistema degli ATI e di Umbriaacque per un totale controllo pubblico ma fatto dai cittadini, una giustizia uguale per tutti a cominciare dalle varie Sanitopoli locali. I referendum parlano chiano e ci offrono un'occasione:
via Berlusconi e la filosofia del Berlusconismo ma anche cambio di metodi e politiche nella nostra regione.



Sinistra Critica Umbria

Inserito mercoledì 15 giugno 2011


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