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Contravvenzioni utili e contravvenzioni inutili
Contravvenzioni utili e contravvenzioni inutili
Le contravvenzioni devono essere appoggiate a una attenzione continua
Chi va a camminare al Percorso Verde di Pian di Massiano entrando dal lato sud, è solito, se arriva in macchina, parcheggiare nello slargo che s’incontra all’uscita dell’ultima rotonda di accesso, là dove due targhe indicano la fine di viale Pietro Conti e l’inizio di viale Percorso Verde. Nonostante due segnali indichino divieto di circolazione, è abitudine consolidata nel tempo parcheggiare lì la macchina e inoltrarsi a piedi. Qualche pomeriggio fa tutti i trasgressori, me compreso, hanno trovato la sorpresa di una contravvenzione di 80 euro per “sosta in strada ove vige divieto di circolazione”. Mi sono consolato pensando che la multa era giusta e sperando che avrebbe segnato l’avvio di una politica di interventi volti a disciplinare il traffico nell’amato polmone verde cittadino. Speranza vana. Il giorno dopo e così in seguito, tutto è rimasto tale e quale. Altra segnalazione. La circolazione all’interno del percorso dovrebbe essere limitata agli autorizzati. L’ingresso è vietato da grossi cartelli. Di recente vi era stata applicata una catena elettronica superabile solo con la schedina di autorizzazione, ma è durata solo qualche giorno. Soldi buttati via. Ora ci sono due transenne mobili che, appunto perché mobili, il primo automobilista o motorino che arriva le sposta e va a parcheggiare dove fa comodo. Anche in questo caso si potrebbe intervenire con contravvenzioni, ma a che servirebbero se il giorno dopo tutto ritorna tale e quale? Le contravvenzioni elevate a caso, se non appoggiate a una attenzione continua, sono del tutto inutili. Servono solo a fare cassa.
(N.d.R.: Siamo parzialmente d'accordo col nostro gentile lettore: le contravvenzioni sono commesse dai conducenti che non rispettano le norme - i vigili si limitano, quando càpita, a sanzionarle con una multa. Il fatto che la multa sia casuale nulla toglie alla responsabilità individuale, che ciascuno si deve assumere anche quando il comportamento comune è irresponsabile e irrispettoso. Siamo invece d'accordo sul fatto che l'attenzione, e la vigilanza, devono essere continue, e non casuali. Ma vorremmo continuare a distinguere tra responsabilità individuale del cittadino, e responsabilità pubblica dell'amministrazione, senza scaribarili).
Nome: Dorothee Commento: La zona di Pian di Massiano è il simbolo del degrado perpetrato da anni dall'amministrazone comunale nei confronti di cittadini apolitici. Tutti coloro che parcheggiano in zone vietate o utilizzano il parco stesso in maniera errata ed arrogante è giusto che vengano sanzionati. Purtroppo ho visto solamente due volte, negli ultimi anni, i vigili urbani in zona.
Nome: elvio napolitano Commento: mi sembra che l'intervento voglia segnalare la schizofrenia della cosa; si tollera per mesi ed anni, facendo diventare consuetudine legale un comportamento "illegale", poi si interviene a sorpresa e a chi tocca tocca.
trovo la cosa poco educativa.
Del resto, come avevo segnalato riguardo a corso cavour l'attenzione del comune alle soste in aree vietate è a dir poco scarsa; basti pensare ad aree più centrali dove è tollerato il parcheggio alle fermate dei bus, sui marciapiedi o sui passaggi pedonali.
sarebbe utile che il comune si faccia sentire, ma mi pare che il desiderio di confronto da parte dell'amministrazione , almeno su queste pagine, latiti alquanto.
perchè non organizzare una passeggiata con foto per evidenziare, in un giorno qualsiasi, la diffusione di soste selvagge, irrispettose per i diritti dei pedoni e pericolose?