14/08/2024
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In bicicletta sulle scale mobili: perché no?

(le scale mobili della foto si trovano a Berlino, non a Perugia: ma un giorno, magari, ...) 

Continuiamo il discorso sulla mobilità sostenibile, riferendoci oggi all'utilizzo della bicicletta combinato con ascensori e scale mobili. Alcuni si meravigliano per la proposta di trasportare le bici sulle scale, per agevolare i ciclisti quando il tratto di strada da percorrere si fa troppo ripido e c'è bisogno di un "passaggio", sostenendo che può essere pericoloso oltre che scomodo. Vorrei far notare che in molte città europee, Berlino ad esempio, è consentito da anni portare le bici sulle scale mobili sterzando il manubrio e tenendole frenate, in modo da evitare qualsiasi rischio per i passeggeri.
Anche a Perugia sarebbe possibile fare così, ma, per triste esperienza personale, non appena ci si avvicina alle scale mobili del capoluogo umbro ciclomuniti si è costretti prima ad ascoltare l'avvertimento del temibile addetto alla sicurezza che dall'alto intima il divieto di salire con la bicicletta. Nel caso in cui si voglia far finta di non aver sentito e provare a salire lo stesso, puntualmente l'impianto viene bloccato e si è costretti a caricare la bici sulle spalle e cominciare la scalata. Capita sempre nel tratto che collega piazzale Europa alla stazione Sant'Anna e in quello di via Pellini mentre più flessibili da questo punto di vista risultano essere i controllori di piazza Partigiani e di piazzale Bellucci, ma soltanto per quanto riguarda la bmx, che è 110 cm di larghezza per 65 di altezza. Per le bici normali il trattamento è lo stesso dappertutto: accesso vietato.
Non è così drammatico, viene  però da domandarsi: perchè? Tra l'altro non c'è un divieto esplicito di utilizzare le scale con la bici, ma solo un generico cartello che vieta di salire con passeggini etc. Sarebbe più ragionevole e meno inquinante permettere anche ai ciclisti, oltre che ai pedoni, di utilizzare pienamente le possibilità integrate di movimento per una città che vanta vent'anni di mobilità sostenibile.
Uno dei veri problemi, tutto italiano, riguardante le scale mobili, è che la gente le occupa in ordine sparso e, anche se ci sono pochi passeggeri, salire o scendere i gradini diventa un' impresa, perchè bisognerebbe spintonare quelli che occupano tutto lo spazio. Chi è mai stato su una scala mobile all'estero sa che è normale (e segnalato) mantenere la destra sulle scale, così chi vuole camminare, o anche correre, sui gradini lo può fare sulla sinistra. Si potrebbero mettere dei cartelli per risolvere questo problema, ma non mi stupirei se invece ritrovassimo della segnaletica che impedisca con maggior precisione ai ciclisti di utilizzare le scale mobili. Segnaletica ben visibile all'entrata dell'ascensore di via XIV settembre, dove è ancora più incomprensibile il divieto di accesso, specialmente negli orari di "morbida", quando le bici non darebbero alcun fastidio. Queste situazioni dimostrano soltanto che anche Perugia, come l'Italia, è vittima della sindrome della scala mobile e si autocomplica la vita, dedicando molte energie per qualcosa che potrebbe essere molto semplice, e non ritrovandosi più energie per il resto.



Ivano Cirillo


Inserito mercoledì 19 novembre 2008


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