Mobilità: dilettanti allo sbaraglio
non è possibile continuare ad affidarsi a soluzioni estemporanee
Perugia. Fino a pochi mesi fa l’emergenza in tema di mobilità pubblica era il completamento del tracciato del Minimetrò con la realizzazione della seconda tratta, da Monterone (cimitero) alla stazione Sant’Anna, passando per Monteluce e Pincetto. Oggi, dopo un periodo di silenzio sull’argomento ecco che un nuovo proclama annienta le precedenti dichiarazioni. E’ l’assessore Ciccone in persona che lancia l’idea del collegamento veloce con “TramTreno” tra Ponte San Giovanni e Sant’Anna con l’elettrificazione dell’attuale tratta ferroviaria FCU e il prolungamento sotterraneo della ferrovia tra Sant’Anna e Pincetto e da qui fino a Piazza Grimana (vedi figura).
Capisco l’esigenza dell’ammodernamento e velocizzazione della ferrovia FCU, anzi questa secondo me sarebbe un’ottima cosa; capisco anche l’esigenza del collegamento “veloce” tra Sant’Anna e Pincetto, realizzabile peraltro in mille altri modi sicuramento meno costosi di una galleria ferroviaria; ma sforacchiare il “colle del Sole” per giungere ai piedi dell’arco Etrusco dove realizzare una improbabile stazione sotterranea a chi serve se non ai soliti cementificatori? Non voglio perdere tempo a ipotizzare costi ed eventuali benefici di un’opera ciclopica come questa perché ho tanto la sensazione che il progetto finirà nel nulla come i precedenti, causa mancanza di finanze. Dalla Regione infatti già dicono che non ci sono i fondi… e meno male! La crisi a qualcosa serve!
Penso che non è possibile continuare ad affidarsi a soluzioni estemporanee, stampalate e per nulla condivise. Approfittiamo invece di questo momento di crisi per confrontarci su quale idea di città vogliamo realizzare e da questo poi far discendere le soluzioni tecniche capaci di conciliare le esigenze della economia con quelle delle persone che vivono la città.
Roberto Pellegino - Movimento Perugia Civica
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