16/07/2024
direttore Renzo Zuccherini

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Questa è la nostra ricetta per il centro storico
Ci immaginiamo un centro per tutti, famiglie, singoli, giovani e meno giovani

CENTRO STORICO: il pensiero del M5S

Il Movimento 5 Stelle di Perugia già da tempo ha affrontato il problema del degrado sia architettonico che sociale del Centro Storico del capolugo, poroponendo la proprio idea anche durante la campagna per le comunali del 2009 con un programma che si proponeva e si propone ancora di restituire al Centro Storico di Perugia il significato di identità della città, di punto di riferimento della storia e della cultura urbana regionale e di vetrina animata e pulsante delle risorse della Regione, integrandolo anche con il problema della mobilità.
Questa è la nostra ricetta :  pensiamo al recupero di alloggi per le giovani famiglie e predisporre abitazioni per studendi, con affitti agevolati sia per le prime ed i secondi, ovviamente tale recupero con finalità di edilizia residenziale e non speculativa. Il centro per noi deve divenire zona pedonale, con esclusività limitata ai residenti e ha fonitori dei negozi ( in orari predefiniti ). Inoltre per rispondendo alle proposte sentite in questo periodo, non pensiamo che sia la somministrazione di alcool, l' aumeto del trafficio automobilistico  o altre cose simili  il motore trainante del centro storico, ma la cultura , l'artigianato, i prodotti tipici locali e la  possibilità di passeggiare tranquillamente con la famiglia anche la sera a mezzanotte ( anche introducendo una maggiore ma più efficiente illuminazione con i led); ci immaginiamo un centro per tutti, famiglie, singoli, giovani e meno giovani e non per teppisti, spacciatori o alcolizzati.
Riconferire specificità al centro e il carattere di borgo popolare e artigianale, attraverso il piccolo commercio, i mercatini di produzioni tipiche e locali, le botteghe artigiane e di artigianato tipico artistico,  ideando appositiamente un marchio/logo che identifichi il circuito commerciale del centro storico, come garanzia di qualità e di “località”, tutelando gli stessi acquirenti, artigiani, produttori e commercianti nei confronti di imitazioni e concorrenza sleale, promuovendo, magari con l'appoggio del Comume, tale circuito anche a livello internazionale.
Tanto si è detto in merito ai parcheggi blu e degli alti costi del trasporto pubblico, per questo pensiamo ad un sistema di rimborso/esenzione dal pagamento dei mezzi pubblici o dei parcheggi, per gli acquirenti che effettuano un minimo di acquisti nel circuito commerciale contrassegnato dallo specifico logo.
Inoltre, per risolvere il problema del degrado culturale, oltre che quello artistico, pensare a ridar vita a laboratori artistico-artigianali per la cultura del “saper fare”, la socialità e il lavoro sostenibile, favorendo il rilancio dell’artigianato in centro, creando per questo, percorsi turistico-commerciali per coniugare il rilancio del patrimonio architettonico del centro con lo sviluppo delle attività artigianali, percorsi che, da bottega in bottega, guidano il turista e il cittadino alla scoperta degli scorci più suggestivi (riportati in apposite cartine turistiche).
Pensare anche a grandi eventi, come rievocazioni medievali e d’epoca per promuovere le produzioni locali, le tradizioni, la storia e la cultura locale, considerata sia la forte domanda turistica che l’elevata potenzialità scenografica del centro storico; eventi che attirano turismo e permettono aggregazione, cosa che ad oggi constatiamo mancare a Perugia.
Poi vi è la annosa questione del Mercato Coperto; in analogia a quanto avviene in altre città europee, pensiamo che il  mercato coperto andrebbe concepito come mercato tipico e ricco di specificità della città e dell’Umbria, un mercato variopinto di colori e profumi, dove si possa comprare di tutto: dalla frutta e verdura, alla carne, al pesce, ai prodotti eno-gastronomici locali. Un mercato vivo e vivace, che sia un punto di riferimento per chiunque cerchi qualcosa di tipico, sia in termini di prodotti, che di atmosfera, un luogo che racconti la storia, la cultura, le tradizioni e le abitudini locali e che sia occasione di divertimento per visitatori curiosi e cittadini, in una cornice architettonica e paesaggistica unica. Prevedere mercati del riuso e perchè no, anche del baratto.
Inoltre pensiamo che il recupero della struttura potrebbe essere affidato ad artisti ed artigiani umbri, per dar risalto e lustro ad un ammirevole settore della regione oggi in grave crisi.



M5S di Perugia

Inserito giovedì 21 aprile 2011


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