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XXXIII Convegno Internazionale di Americanistica
XXXIII Convegno Internazionale di Americanistica
Dal 2 al 9 maggio 2011
Gentili signori,
siamo lieti di comunicarvi che nel sito www.amerindiano.org è possibile consultare e scaricare il programma del XXXIII Convegno Internazionale di Americanistica, che si terrà a Perugia (Italia) dal 2 al 9 maggio 2011, con eventi collaterali a Salerno, Roma e Padova.
Il Convegno si articolerà in 22 sessioni, che spazieranno tra molteplici argomenti, toccando tematiche storiche, antropologiche, archeologiche, artistiche, etnomusicali, letterarie, politiche e sociali, relative alla globalizzazione, di grande interesse non solo per gli esperti in materia, ma per tutti coloro che, nella costruzione di una società sempre più multiculturale, vogliono procedere ad una conoscenza della diversità rappresentata dall' Altro.
In particolare teniamo a segnalare la Tavola rotonda Diritti indigeni: una discussione transnazionale, che aprirà i lavori nella Sala dei Notari, e che, grazie all'impegno umano e professionale della coordinatrice, prof.ssa Maria de Lourdes Beldi de Alcântara, vedrà la partecipazione di Pedro García Hierro, dell'International Working Group for Indigenous Affairs, Danimarca, e di João Pacheco de Oliveira Filho (Museu Nacional, UFRJ, Brasil). Gli argomenti della Tavola rotonda toccheranno le autonomie indigene, i processi di democratizzazione in America Latina, i diritti violati delle donne in Messico, la libera determinazione dei popoli originari, l'interculturalità nel costituzionalismo, l'educazione differenziata, il pluralismo giuridico. Tutte tematiche, dunque, urgentemente attuali e che, dalle Americhe, spaziano ad ogni angolo del mondo.
Anche nella scelta del logo abbiamo voluto tener presenti le tematiche dell'accesso alle risorse, della sostenibilità globale e dell'inquinamento che si incrociano con ambiti culturali quali il ripensare la crescita ovvero decolonizzare il pensiero e concepire in termini di minimo impatto l'azione umana, quindi il petroglifo sintetizza l'idea dell'uomo quale animale in relazione paritaria con gli altri animali. Generalmente questo tipo rappresentazioni preistoriche ritraggono l'uomo nella veste di cacciatore o sciamano. In questa invece l'uomo non ha una prevalenza sugli altri e non compie azioni su di loro. Addirittura è il serpente che occupa uno spazio di maggiore rilevanza. Questo Eden non gerarchizzato l'abbiamo voluta vedere come l'immagine simbolo del rispetto ambientale, nel quale trova spazio anche il diritto dei popoli, il diritto consuetudinario che precede le norme di proprietà ed espropriazione.