14/08/2024
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Ricordiamo il partigiano Mario Bonfigli
Fu il comandante Mefisto: con Bonuccio Bonucci, Luca Mario Guerrizio, Vittorio Biagiotti e don Marino Ceccarelli fondò la brigata di San Faustino


   Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
Ente Morale D.L. 5 aprile 1945 n. 224
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Via Cave, 7 – 06034 Foligno cell. 3391312122
COMITATO PROVINCIALE di PERUGIA
 

La sera di lunedì 28 marzo è venuto a mancare il grande partigiano dr. Mario Bonfigli, medaglia d’argento al valore militare della Resistenza, fondatore e 1° comandante della Brigata San Faustino-Proletaria d’urto. La Brigata ebbe come campo d’azione il comune di Pietralunga e le zone confinanti di Umbertide, di Città di Castello, di Montone, di Gubbio e di Cagli.
Il giorno 9 settembre 1943, dopo l’armistizio, il tenente dell’aeronautica Mario Bonfigli,  per non restare consegnato e senza prospettive nell’aeroporto di Rimini, si levò con il suo caccia per raggiungere il Re e il Governo Badoglio al Sud dell’Italia. Ma la mancanza di carburante lo obbligò ad atterrare verso Castiglione del Lago, da dove, nascosto l’aereo con erba e frasche in un fienile, iniziò la sua vita da clandestino. Dietro informazioni di contadini della zona, si portò sulla montagna di Pietralunga, nella località San Faustino, dove insieme a Bonuccio Bonucci, Luca Mario Guerrizio, Vittorio Biagiotti e don Marino Ceccarelli, il 13 settembre costituì il nucleo originario di quella formazione che divenne una brigata partigiana di circa 400 uomini.
Fra le più importanti operazioni che avvennero sotto il comandante Mefisto, così chiamato per i lunghi capelli e la barba rossi, occorre ricordare la distribuzione alla popolazione delle granaglie sottratte ai depositi del consorzio agrario controllati dai repubblichini; la liberazione del comune di Pietralunga con la cacciata del podestà, reinsediando il sindaco socialista deposto dai fascisti 23 anni prima; il rallentamento per 16 giorni della marcia verso Cassino della divisione tedesca Goèring con atti di sabotaggio, scontri di guerriglia e blocchi delle strade.
Dopo la liberazione della città di Perugia, dal Cnl locale, fu incaricato di riorganizzare il corpo della polizia municipale. Assolse il compito con estrema dedizione, dal 1944 al 1946, quando gli fu chiesto di allontanarsi, affinché fosse stato ridato il posto al vecchio comandante fascista, decorato con sciarpa del Littorio. L’oltraggio lo ferì moltissimo e lo allontanò dalla vita politica, fino a che, dietro insistente invito dei suoi antichi amici partigiani combattenti (Settimio Gambuli e Livio dalla Ragione), all’inizio degli anni ’70 si avvicinò all’Anpi, dirigendola con intelligenza ed equilibrio. Ne fu Presidente per 26 anni, sempre memore della storia e dei valori per i quali egli combatté e perirono in combattimento circa 65 suoi compagni della Brigata.
Ci ha lasciato ma la sua opera vivrà per sempre. Rimarrà nella nostra memoria insieme alle partigiane e ai partigiani che ci hanno garantito i valori della democrazia e della libertà e che nel corso delle loro vite hanno continuato a combattere contro i fascismi della contemporaneità e contro i tentativi di riscrivere la storia.

Noi lo ricordiamo con affetto e riconoscenza.

Ora e sempre Resistenza

Giovanni Simoncelli, organizzazione Anpi Umbria



Anpi Umbria

Inserito giovedì 31 marzo 2011


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Commenti

Nome: Daniele Crotti
Commento: Mi unisco sinceramente al dispiacere per la scomparsa di Mario, il comandante Mefisto. Ebbi modo di conoscerlo 3 o 4 anni fa in occasione di un evento che organizzammo per presentare un libro in cui si parlava anche della resistenza partigiana sull'appennino umbro-marchigiano. Grazie a Luciana Marino (dell'ISUC), lo contattai ed venne invitato da noi, 'Amici di Dino Frisullo', a quell'evento, in cui oltre alla presentazione del libro 'Avevo 18 anni nel '43', della Pucci Pertusi se non ricordo male, nel quale l'anziana signora racconta la sua esperienza a Colfiorito ove fu evacuata da Bologna durante la guerra, oltre alla presentazione di qusto libro, dicevo, facemmo ascoltare da CD alcuni canti relativi alla resistenza partigiana sull'appennino tra Umbria e Marche, tra cui due canti raccolti a Cantiano (PU),e ascoltammo dalla viva voce di Mario Bonfigli, il comandante Mefisto, la sua esperienza partigiana; lo ascoltammo e lo applaudimmo con commozione e con grande piacere a Perugia, nella Sala Migliocchi di Corso Garibaldi. Grazie Mario, grazie Mefisto.

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