Sorelle d’Italia, l’Italia è speranza: guardate lontano con senno e costanza d’antiche matrone, fratelli d’Italia, è un sogno l’Italia che il petto ferì.
Giuriamo, giuriamo: libera, una e giusta l’Italia sarà!
D’Italia i Padri avevan vent’anni e vivo negli occhi senz’ombra d’inganni il sogno d’unire dall’Alpe a Sicilia la gran mirabilia: la terra d’amor!
Giuriamo, giuriamo: libera, una e giusta l’Italia sarà!
Da ardenti patrioti sui monti d’Italia nostrano tiranno, oltraggio d’Italia, fu preso e fu salvo d’Italia l’onore. Con forza d’amore tornò libertà!
Giuriamo, giuriamo: libera, una e giusta l’Italia sarà!
Lasciarono in dono la lingua che suona più dolce, più forte più aspra, più buona, la Carta splendente che aborre la guerra, fiorita la terra che Amore baciò.
Giuriamo, giuriamo: libera, una e giusta l’Italia sarà!
Son giunchi, è Peppino che il turpe, il mafioso s’illude zittire, ma un seme radioso col sangue d’Italia è stato gettato nel vento e nel prato, vedrai, fiorirà!
Giuriamo, giuriamo: libera, una e giusta l’Italia sarà!
Nota “Peppino” è Peppino Impastato qui assunto a simbolo di tutti i caduti per mano criminale e mafiosa.