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La Giunta approva il bilancio 2011 senza partecipazione né informazione
La Giunta approva il bilancio 2011 senza partecipazione né informazione
Nella concertazione con le categorie, i costruttori si assicurano lo sconto Ici sugli edifici invenduti
Un comunicato dell’agenzia comunale di venerdi 11 marzo ci informa che la Giunta comunale ha approvato il bilancio preventivo 2011, concertato con organizzazioni sindacali e associazioni di categoria con un apposito Protocollo d’intesa. E’ la stessa procedura attuata nel 2010, una procedura che noi allora criticammo severamente perché tutta svolta entro le chiuse stanze del Palazzo, senza alcuna partecipazione della cittadinanza. Come movimento Perugia civica, abbiamo chiesto e chiediamo un diverso metodo di costruzione del bilancio comunale, che parta innanzitutto da un confronto attento sulle necessità e sui vincoli. L’amministrazione deve innanzitutto porsi in ascolto, per poter rispondere alle esigenze sociali di tutti e tutte, ripristinando forme di partecipazione popolare che dopo l'abolizione delle circoscrizioni si era impegnata ad istituire, ma di cui al momento non si vede traccia. Al momento, il Bilancio non è nemmeno pubblicato nel Sito del Comune, per cui non è dato sapere nulla oltre allo scarno comunicato dell’11 marzo. Ci riserviamo perciò un esame dei contenuti delle scelte, ma rileviamo fin d’ora che emerge un fatto eclatante: da un lato, si proclama l’invarianza fiscale e tariffaria (ma già nel 2010, dopo tale impegno, si ebbero gli aumenti della Tia, delle tariffe Apm, ecc., che colpiscono soprattutto i ceti deboli), e dall’altro si rilancia una politica di favore per i costruttori, con “l’introduzione di una modifica al Regolamento ICI che preveda una aliquota agevolata del 4 per mille, per un periodo comunque non superiore a tre anni, relativamente ai fabbricati realizzati per la vendita e non venduti dalle imprese che hanno per oggetto esclusivo o prevalente dell’attività la costruzione e l’alienazione di immobili”. Dopo che in questi anni si è consentita l’espansione assurda e indiscriminata dell’edificazione del territorio, portando a un esubero di offerta abitativa che non ha pari in Italia, ora si regala ai costruttori una specie di condono fiscale, che permetterà loro di pensare a nuove, inutili cementificazioni, invece di rilanciare il settore con opere pubbliche utili e sostenibili. Già l’anno scorso ci fu un tentativo del genere, poi rientrato (anche dopo le nostre proteste): ecco che di nuovo si ripete il tentativo di far pagare a tutti i cittadini i profitti di pochi. Chiediamo che queste cose siano discusse con la cittadinanza, chiediamo che il bilancio diventi un affare di tutti e non un affare per pochi.
Nome: Andrea Commento: questo e' come viene salvaguardata la nostra citta'dalla cementificazione. l'Umbria un tempo non era il cuore verde?????
Non capisco come mai l'unica via per uscire dalla crisi deve essere sempre il cemento.
MEDITATE, GENTE, MEDITATE!!!!!!!!!!!!!
Nome: Marco Commento: Alla faccia della tanto sbandierata (durante le campagne elettorali) partecipazione. Se non vado errato durante l'ultima campagna elettorale il Sindaco Boccali aveva anche promesso un'Assessore alla partecipazione, ma forse parlava di scelte partecipate con i costruttori!!!