Piazza della Repubblica,

13 maggio 2011

Giovani e meno giovani, donne e uomini, erano in tanti/e oggi pomeriggio a dar vita a una bella, appassionata presenza in difesa della costituzione e della scuola pubblica.

E in tempi di celebrazione dell'unità d'Italia, veder sventolare bandiere tricolori e sentir cantare l'Inno di Mameli non ha avuto nessuna sbavatura retorica: ci ha mostrato che c'è un'Italia cui siamo affezionati, senza chiusure nazionaliste, ma fatta di diritti, di tensione verso l'uguaglianza, di esercizio della cittadinanza, di cultura e di conoscenza.

E intanto lì accanto, in un teatro Pavone gremito e attento, il prof. Torelli univa, con leggera e profonda erudizione e grande capacità divulgativa, il nostro presente al nostro passato, e ci assicurava che, se vogliamo festeggiare almeno i duecento anni dell'Unità, occorre garantire i diritti di tutti, e per questo abbiamo uno strumento prezioso come la Costituzione: e allora "Teniamocela stretta!".