La morte di Anita
Dedicata all'8 marzo, al 17 marzo 2011, al 25 aprile, al 1 maggio...
...e tante altre date importanti... Dedicata alle donne, e agli uomini, ai ragazzi, e agli anziani, a tutte e tutti coloro che hanno vissuto, lottato, sofferto durante e per il Risorgimento, durante e per La Resistenza, alle lavoratrici, ai lavoratori, ... e altri ancora...
Ascoltate il canto, ideato da S. Liberovici negli anni '60 e cantato da Margot di Cantacronache, nella versione di Giovanna Daffini.
Noi t’aspettiamo nell’alba fiorita camicia rossa, fiore di vita noi t’aspettiamo nell’alba fiorita camicia rossa, piena di vita.
Per i tuoi figli sola a morire o sposo mio mi devi lasciare. Se gli occhi miei ti voglion mirare tu con un bacio li chiuderai.
Sale la febbre nella laguna come l’allodola trema l’Anita. Tende allo sposo la mano sfinita, la guarda e prega con un sospir.
“Per il tuo cuore, questo sospiro per i miei figli questo sorriso…” Ma della morte sul tuo bel viso è già discesa l’ombra crudel.
La barca nera sulla laguna porta l’Anita come una cuna. Canta nel cielo l’Ave Maria che l’accompagna nell’agonia.
E’ morta Anita all’Ave Maria quando la rondine scende dal cielo. Il Generale la bacia e piange. Deve lasciarla. Deve salvarsi, per riportarci la libertà.
E chi lo salva e dai Tedeschi, e tutta Italia la salverà, e chi lo salva ……… ………………………..