Il Fotovoltaico alle pendici del Tezio
"un altra storia di ordinaria follia"
Il 3 febbraio, sul Corriere dell’Umbria esce un articolo che parla di impianti fotovoltaici, ma non è il solito articolo che si occupa degli incentivi si incentivi no, delle novità tecnologiche o della periodica fiera oltreoceano sulla Economia verde, questa volta l’argomento sono gli impianti fotovoltaici a “terra”, quelli che ombreggeranno cicoria e radicchio selvatico, magari proprio alle pendici di un parco naturale. Nell’articolo in oggetto, l’assessore Pesaresi spiega le ragioni e la bontà dell’impianto, soffermandosi sulla necessità di andare incontro alle solite normative europee, sull’esigenza di ridurre le emissioni e sottolineando che, da una parte non si può vietare a un privato di realizzare tale impianto e dall’altra la totale sicurezza ambientale dello stesso. Noi non mettiamo in dubbio ne l’una ne l’altra, quello che ci risulta, ancora una volta oscuro ed incomprensibile è la miopia, se di miopia si tratta, di fronte alla questione . La delibera n.197 del 6.12.2010 si fa scudo di un decreto legge,il 387/2003, frutto anch’esso dell’attuale governo, il quale è praticamente un iniquo lasciapassare a tutti coloro che posseggono un terreno in un qualsiasi luogo e decidono di farci un parco di pannelli a dispetto del rispetto per il paesaggio e soprattutto del parere dei Cittadini confinanti e non, a dispetto di ogni processo di partecipazione. Da una parte la sig. Pesaresi dichiara che il comune “condivide l’iniziativa” dall’altra quasi lo nega adducendo al “privato” la responsabilità del progetto a cui non lo si può negare per le leggi vigenti. Quasi a dire che il comune non può impedire ciò che accade. Poco importa se il terreno in questione è dichiarato territorio agricolo di pregio, poco importano le proteste dei cittadini che non condividono. Questi nostri governanti comunali non sono così diversi dai tanto odiati berlusconiani! Che siano in realtà invidiosi? I metodi sono gli stessi. Autoritari, oligarchici, sordi alla partecipazione e ciò che è peggio demagogici. Nessuno nega la necessità della produzione di energia pulita, da fonti rinnovabili, ma non abbiamo bisogno di disboscare o deturpare per questo. Così come non abbiamo bisogno di costruire un inceneritore per avere energia pulita. Coprire i tetti e ombreggiare i parcheggi delle strutture pubbliche, come gli uffici comunali e le scuole, utilizzare le zone industriali, già abbondantemente cablate e antropizzate per piazzare gli impianti, di questo non si sente parlare, solo consumo di territorio e cemento, per sentire parlare di agricoltura e turismo bisogna prendere un aereo e andarsene in Australia. Ecco cos’è demagogia, quella vera, di questi signori del potere : fanno leva sui desideri vicini alla gente (ambiente pulito) per accaparrarsene il consenso mentre li stanno tradendo e derubando! Un regime politico che poggia su tale pratica è la degenerazione della democrazia!