Un uomo è seduto in una stanza. Guarda il rubinetto che goccia. L'uomo pensa " E' una goccia. Qualcuno dovrà risolvere questo problema della goccia. Io potrei alzarmi e andare a chiudere il rubinetto, ma non posso fare tutto io".
Intanto le gocce cadono una dopo l'altra.
"Ci sono gocce piccole e gocce grandi, non sono tutte uguali le gocce, è una menzogna quella delle cose che si assomigliano come due gocce d'acqua. Ci sono gocce più grandi e gocce più piccole, e la goccia del mio rubinetto potrebbe essere una goccia piccola. Certo però è pure vero che anche se si tratta di gocce piccole a un certo punto riempiranno il lavandino lo stesso. Il lavandino sarà colmo fino all'orlo e poi cadrà la fatale goccia che fa traboccare il vaso. L'acqua incomincerà a bagnare il pavimento e allora mi bagnerò i piedi. Potrei tirarli su per evitare l'acqua che avanza, ma sarebbe una soluzione temporanea. Prima o poi, goccia dopo goccia si allagherà la stanza.
Il pavimento cederà sotto il peso dell'acqua. Ma il pavimento della mia stanza è il soffitto della stanza di sotto. Miliardi di gocce sfonderanno quel soffitto e allagheranno la stanza del piano inferiore con tutti gli oggetti utili e inutili e le persone che la abitano. Poi il rubinetto continuerà inesorabilmente a gocciare e il pavimento della stanza inferiore si sfonderà. E quel pavimento è il soffitto della stanza sottostante che verrà invasa dall'acqua con tutti gli oggetti utili e inutili che stanno nelle stanze e con le persone che le abitano.
E la mia stanza è alla sommità di un palazzo di venticinque piani. Venticinque stanze, con le persone che le abitano e tutti gli oggetti utili e inutili. Le stanze cadranno una sopra l'altra. Il rudere del mio condominio sarà sepolto da un'onda di infinite gocce. L'acqua seppellirà le macerie".
Un uomo è seduto in una stanza. Guarda il rubinetto che goccia e vede il diluvio.
E pensa "Non è possibile. No, proprio non è possibile".
Così si gira e guarda verso il muro. Smette di pensare alla goccia. Sorride, e si addormenta sereno.