Comunicato stampa dell'associazione Fuorigioco onlus
Questa mattina, in una
sala gremita, si è svolta la conferenza stampa dell’associazione
“Fuorigioco” onlus. Intorno ad un tavolo si sono trovati a
parlare diversi soggetti della società civile tutti accomunati da
una stessa volontà: promuovere un modo diverso di stare insieme,
oltre le etichette, i ruoli e soprattutto oltre lo stigma che molto
spesso, purtroppo, accompagna chi nella vita ha vissuto momenti di
difficoltà e sofferenza. Il buon De Gregori cantava”Nino non aver
paura di tirare un calcio di rigore, non è mica da questi
particolari che si giudica un giocatore, un giocatore lo vedi dal
coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia…” e quasi in maniera
profetica le parole del nostro cantautore nazionale hanno incarnato
in pieno l’idea che coraggio, altruismo e fantasia a volte possono
bastare per regalare a qualcuno minuti di serenità e condivisione.
L’idea di Fuorigioco, come ha raccontato in conferenza il
presidente Boriosi Francesco, nasce dal confronto e dall’incontro
di diversi soggetti afferenti al mondo della salute mentale:
operatori sociali della riabilitazione psichica, psichiatri, utenti,
cittadini. L’Umbria e nello specifico Perugia ha fatto da cornice
al movimento di de-istituzionalizzazione delle strutture manicomiali
muovendosi verso un principio di diritto alla salute che riportasse
al centro della dimensione di cura l’uomo e non più la malattia.
Tanti passi avanti sono stati fatti dagli anni ’70 ad oggi, ma per
chi lavora direttamente a contatto con alcune realtà molto ancora si
può e si deve fare. Le persone che sono accolte nelle strutture che
si occupano di salute mentale vivono un isolamento relazionale che
accresce la diffidenza da parte di chi conosce “il matto” solo
come viene presentato dai media (pericoloso, aggressivo);
l’associazione Fuorigioco, attraverso lo sport, ha cercato un
linguaggio che fosse fruibile a tutti e che permettesse una
dimensione di prossimità in cui le persone possano conoscers,
ri-conoscersi o semplicemente esserci.
Tante le iniziative messe
in campo dall ‘Associazione: la costituzione di una squadra di
calcetto con operatori, volontari e soggetti con problemi di salute
mentale; l’organizzazione di eventi sportivi in rete con altre
realtà nazionali e internazionali; l’organizzazione di
eventi-convegni e la realizzazione di momenti di aggregazione fuori
dai sistemi di cura (spettacoli, concerti, gite, vacanze), la
creazione di una rete di soggetti (associazioni del territorio,
servizi, familiari di utenti) che sia in grado di dare risposte
efficaci al bisogno di integrazione e socializzazione; attività di
formazione e informazione rivolta ai studenti delle scuole;
collaborazioni con altre realtà associative del territorio e con
l’Università di Scienze Motorie.
Fra coloro che hanno
partecipato alla conferenza c’è stato anche il capitano del
Perugia Calcio Roberto Goretti che ha lodato le iniziative portate
avanti dall’Associazione e soprattutto ha sottolineato
l’importanza di rendere il calcio portatore di messaggi positivi
come lealtà, correttezza, gioco di squadra. Il capitano ha salutato
lanciando un guanto di sfida alla squadra “Fuorigioco” : “io e
i miei compagni di squadra saremo onorati di ospitarvi allo stadio
Renato Curi per giocare insieme e che vinca…non importa,
l’importante sarà divertirsi e stare insieme”
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