14/08/2024
direttore Renzo Zuccherini

Home >> Per essere precisi sul piano di smaltimento regionale dei rifiuti solidi urbani

Per essere precisi sul piano di smaltimento regionale dei rifiuti solidi urbani
Nel 2010 dovevamo aver raggiunto il 50% di raccolta differenziata, invece siamo ancora lontani


Si legge sulle colonne della stampa odierna il giudizio del responsabile Ecologia del Pd sul piano regionale di smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Visto che l'argomento risulta molto caldo e interessante ultimamente riteniamo che sia giusto fornire informazioni aggiornate e precise. Ad esempio il Piano finora è stato disatteso sul alcune questioni fondamentali come: la tariffa puntuale che alla lettera significa pagare solo l'indifferenziato, la nostra Tia è un ibrido più simile alla tassa che alla tariffa in quanto si porta dietro parzialmente i vecchi criteri della superficie; nel 2010 dovevamo aver raggiunto il 50% di raccolta differenziata, invece siamo ancora lontani.

Sull'incenerimento, sempre per essere precisi, la Germania non brucia il 65%, ma il 27%, mentre ricicla il 72% e l'1% va in discarica. Siccome sono in aumento le percentuali di raccolta differenziata si pone il grosso problema per alimentare gli inceneritori. Riportava il quotidiano “Der Spiegel” recentemente che i rifiuti per alimentare gli inceneritori tedeschi vengono importati, l'amianto dagli Stati Uniti, i solventi dalla Cina, l'acido delle batterie dal Montenegro, nonostante ciò hanno chiuso molti inceneritori per mancanza di alimentazione.

Sulla non nocività delle emissioni da inceneritore si legge nel documento ufficiale “Inventario europeo delle diossine” della Comunità Europea che “nonostante i molti sforzi degli ultimi anni per ridurre le emissioni di inceneritori dei rifiuti solidi urbani questo tipo di fonte continua a dominare l'emissione di diossine in atmosfera”.

Infine negli Stati Uniti sono molti anni che non si costruiscono nuovi inceneritori perché L'Epa, equivalente della nostra Ispra (agenzia nazionale per l'ambiente), rilevava già nel 2000 che il 38,8% delle diossine in atmosfera era prodotto primariamente dagli inceneritori di rifiuti solidi urbani, al secondo posto venivano i cementifici e poi gli inceneritori di rifiuti ospedalieri.

Perugia 17 febbraio 2011



Cittadini in rete - Umbria

Inserito giovedì 17 febbraio 2011


Commenta l'articolo "Per essere precisi sul piano di smaltimento regionale dei rifiuti solidi urbani"

Commenti

Nome: Marco
Commento: Ma non conoscono proprio la vergogna!!! Voler prendere i dati della Germania (tra l'altro dandoli falsi) è propri troppo. Vorrei ricordare che la Germania correva quando noi ancora non sapevamo nemmeno camminare, infatti già nel lontano 2001 riciclavano il 42% dei rifiuti, percentuale che l'Umbria non ha ancora raggiunto visto che nel 2009 era al 31,34% (nel 2001 l'Umbria differenziava il 14,09% dei rifiuti). Per concludere invito i nostri amministratori ad informarsi meglio: in Germania sono stati chiusi molti inceneritori (ed altri sono in procinto di chudere) aumentando invece il trattamento meccanico biologico.

Redazione "La Tramontana"- e-mail info@latramontanaperugia.it
Sei la visitatrice / il visitatore n: 7161909