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Un milione all'anno per tappare le buche sull'asfalto
Un milione all'anno per tappare le buche sull'asfalto
Il Comune impegna i propri fondi per l'asfalto, e aspetta quelli regionali o europei per metter mano al restauro dei monumenti
(nella foto: via Pellini, la carreggiata è liscia come un biliardo, il marciapiedi è rovinato e pericoloso)
La demagogica campagna sulle buche sull'asfalto incontra tanto successo: ne parlano i giornali, lo ripete la gente al bar... E così il Comune - mentre taglia tante altre spese a causa dei provvedimenti governativi - ha pensato bene di aumentare la spesa per l'asfalto: dai 700 mila euro del 2010 ai 900 mila del 2011, fino al milione di euro previsto per il 2012 e il 2013. Si tratta di fondi propri del bilancio comunale, in tempi di magra: e mentre per restaurare i monumenti (si pensi alle mura etrusche della Cupa, o all'arco del Bulagaio) il Comune aspetta fondi europei, regionali, o privati, per l'asfalto il Comune impegna direttamente il proprio bilancio. Così saremo sicuri che le carreggiate saranno ben curate, mentre i monumenti potranno aspettare. Certo, le buche vanno chiuse: ma un conto è curare le strade, intervenendo con continuità e mezzi modesti dove si crea un guasto, e un conto è rifare completamente tutta una sede stradale, rimettendo del tutto a nuovo la carreggiata. Così si vede (come nella foto) che, mentre la carreggiata è liscia come un biliardo, i marciapiedi sono percorsi di guerra, abbandonati all'incuria. Basta confrontare quanto pensa di impegnare il Comune nel 2011 per percorsi pedonali: appena 380 mila euro per tutto il territorio comunale, un terzo di quello che spenderà per l'asfalto. E dal bilancio sono spariti i due percorsi pedonali previsti nel 2010 (P.Pattoli-V.Pitignano, e percorso per disabili). Ecco i risultati della demagogia, e di una politica troppo attenta alla demagogia e poco alle esigenze della città. Poi, lo sappiamo, ci si lamenterà che il traffico privato continua ad aumentare.
Nome: mary mancinelli Commento: come volevasi dimostrare: Piano Nazionale Sicurezza Stradale in pratica la messa in pratica della Legge 144/99 principi, modalità, strumenti degli interventi definiti dagli stessi che contempla infrastrutture, tpl, tecnologie, formazione,prevenzione e repressione, nonchè indici di monitoraggio per le priorità, fissati sugli utenti deboli: pedoni, motociclisti, giovani, anziani e ciclisti, compresa lo sviluppo urbano su sostenibilità nè su spinta a immatricolazione nè tantomeno determinati da singoli enti ma sull'incidentalità.
Nome: Mary Mancinelli Commento: Si è arrivati a sensibilizzare sia l'opinione pubblica, che i media, i politici ecc..., ma troppo spesso ora se ne parla senza competenza né cognizione di causa rispetto a norme regole e PNSSS esistenti... L'Italietta è (purtroppo) anche questa
(N.d.R.: Che cosa vuol dire PNSS? La preghiamo di non usare sigle senza scioglierle a favore di noi che non ne conosciamo il significato. Grazie)