Se studenti e pensionati scendono in piazza...
Le immagini delle manifestazione
Il 7 novembre, studenti, insegnanti, genitori e pensionati sono scesi in piazza. Gli studenti hanno fatto un corteo la mattina e un presidio in Piazza Grande nel pomeriggio, insieme al Coordinamento docenti e genitori. I pensionati hanno fatto un corteo e poi un comizio in Piazza della Repubblica. Di seguito le immagini dewlle manifestazioni, e quindi le motivazioni del Coordfinamento docenti-genitori in difesa della scuola pubblica. LA SCUOLA IN BILICO….. Perché gli insegnanti ancora in piazza? Non per parlare delle nostre pur difficili condizioni di lavoro, né del nostro stipendio, che pure è il più basso tra quelli dei paesi industriali: siamo in piazza per denunciare il più grande attacco mai portato alla scuola pubblica nella storia della repubblica. Un attacco fatto di tagli di spesa, di riduzione di classi, riduzione del tempo- scuola, cancellazione di istituti scolastici sul territorio, perdita di lavoro per migliaia e migliaia di insegnanti, tecnici, personale ausiliario... E i genitori? Se le norme non saranno modificate, dal prossimo anno avremo insegnanti più anziani (blocco del turn-over) e meno qualificati (maestro unico tuttologo alle elementari, docenti riciclati in tutte le possibili classi di concorso alle medie e superiori). E i giovani cittadini italiani avranno meno di tutto: meno scuola, meno tempo-pieno, meno cultura, meno uguaglianza… in compenso ci saranno classi sempre più sovraffollate e ingestibili. Ancora qualche anno e il gioco sarà fatto: chi se lo potrà permettere, si pagherà profumatamente una formazione qualificata, gli altri si arrangeranno con quello che sarà rimasto: UNA SCUOLA PIU’ POVERA, PIU’ VECCHIA, PIU’ INADEGUATA. Noi pensiamo che, al contrario, il presente richieda più cultura, più sapere, più scuola. Un popolo di ignoranti non è un popolo sovrano, ma un popolo di sudditi…Al massimo, un popolo di spettatori e non di cittadini. CREDIAMO CHE QUESTO DISEGNO POSSA ESSERE ANCORA ARRESTATO, E CHE ARRESTARLO DIPENDE DA TUTTI NOI, LAVORATORI E LAVORATRICI DELLA SCUOLA, STUDENTI, GENITORI.. Per questo vi chiediamo non solo di comprendere le ragioni della nostra protesta, ma di unirvi ad essa, in tutte le forme che riterrete opportune:
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