22/12/2024
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Via del Bulagaio dopo le frane
Ripulite le scarpate dopo decenni di incuria: drastico taglio di alberi

Fa impressione vedere le scarpate del Bulagaio dopo i lavori resi necessari dalla frana: decine e decine di alberi tagliati alla base, con la greppata denudata e scoperta.

Era necessario abbattere tutti quegli alberi? Forse si, perché pencolavano sopra la strada (ma quelli più indietro, più lontani dalla strada?).

Ma intanto, finché non cadevano, trattenevano il terreno su cui crescevano: certo, per cinquant'anni nessuno li ha potati, e alla fine minacciavano di cadere, e alcuni in effetti sono caduti sulla strada.

E adesso, come farà tutta quella terra a restare ferma lassù?

Non c'è pericolo che alla prima pioggia venga giù ? In effetti, già domenica mattina la strada era piena di ciottoli e vere e propie pietre, fatte scivolare dalla pioggia fino in mezzo alla carreggiata.

Ancora una volta, i fatti dimostrano che la cura continua (la MANUTENZIONE!!) costa di meno, e vale di più, che non interventi di emergenza, a posteriori, quando ormai il danno è fatto e il rimedio lascia tanti dubbi...




Inserito lunedì 31 gennaio 2011


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Commenti

Nome: francesca
Commento: anche io sono rimasta SCONVOLTA nel vedere che avevano tagliato tutte le piante, lasciando solo un muro di terra argillosa a picco sulla strada. e chi lo tiene su?? io propongo di fare una DENUNCIA, un ESPOSTO, perché sicuramente al primo acquazzone viene giù tutto. poi sapete cosa accadrà? che si entrerà in stato d'emergenza, e allora gli appalti per gli interventi verranno dati sottobanco ad aimci e parenti, gireranno le solite bustarelle..e intanto magari qualcuno è rimasto sotto la frana, così come poteva capitare per gli alberi caduti. le nostre amministrazioni pubbliche aspettano sempre di arrivare al disagio, all'emergenza, per continuare a lucrare sulle disgrazie. è INACCETTABILE. propongo di inoltrare una denuncia, di conoscere e scrivere i nomi dei responsabili. non voglio morirci sotto quella parete di fango, che DI SICURO viene giù!

Nome: In diretta dalla fila al Bulagaio
Commento: Quello che hanno fatto, non so chi l'abbia fatto e con quali competenze, oltre che assurdo dal punto di vista di chi dovrebbe prendersi cura del territorio e delle infrastruture, mi sembra fuori da qualunque criterio scientifico e fin anche fuori dalla più elementare organizzazione logico-deduttiva di un intervento pur anche squisitamente emergenziale. Lo realizza anche un bambino che se LOGICAMENTE pioverà un temporale consistente e prolungato ne CONSEGUIRA' uno scivolamento a valle del materiale terroso...i responsabili tecnici ed i decisori amministrativi sono pronti ad assumersi la responsabilità delle conseguenze? dovessero essere malauguratamente drammatiche o anche solo di aggravio economico per le opere aggiuntive, nonchè di disagio a carico dei cittadini, sarà bene che si attrezzino a risponderne...l'esito della mal'opera appare evidentemente scontato!

Nome: Claudio Santi
Commento: Il dissesto idrogeologico del nostro territorio è un fattore di rischio che la logica del cemento cerca sempre di ignorare e che periodicamente ci presenta il conto. In termini ambientali, la "rapata" del Bulagaio non è cosa da poco ed è inaccettabile il comunicato stampa della nostra amministrazione che esalta l'intervento d'emergenza affrontato con una ruspa con pala da diciotto metri arrivata appositamente da Milano. Sarebbe stata sufficente una motosega acquistata anche a Ponte Felcino ma usata periodicamente, qualche idraulico che aggiustasse la fogna che traboccava, perchè maltenuta, da oramai qualche anno sotto la chiesa dei Cenciarelli. L'acqua fa muovere la terra, l'incuria la fa franare.

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