22/12/2024
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E se qualcuno volesse attraversare?
Semaforo tra via Pellini e via S. Prospero: nessun attraversamento è previsto per i pedoni



La foto parla da sé: sono anni che sull'altro lato della via il marciapiedi è chiuso per lavori, per cui i pedoni sono obbligati a percorrere questo lato.

Ebbene, non solo la sede pedonale è piena di avvallamenti e rotture, ma nel punto più pericoloso, cioè all'incrocio, non c'è attraversamento pedonale né tantomeno semaforo pedonale.

E pensare che a poca distanza sono state appena costruite (con grande spesa) delle scalette del tutto inutili (visto che già c'erano), ma a far attraversare l'incrocio non ci ha pensato nessuno.

Qui sotto: ecco il famoso avvallamento del marciapiedi di via Pellini: è così da anni. Dopo la demagogica campagna sulle buche, il Comune ha speso centinaia di migliaia di euro per rifare le sedi carrozzabnili, ma neanche una lira (o un euro) per rifare i marciapiedi. E poi si lamenta che si usa troppo l'auto.




Inserito sabato 29 gennaio 2011


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Commenti

Nome: Maria Pia Battista
Commento: Ma non c'è solo il problema della mancanza di un semaforo all'incrocio Via Pellini, Via Checchi, Via San Prospero. Per quanto ho potuto sperimentare è molto pericoloso per i pedoni il dissuasore di velocità recentemente posto in prossimità della rotatoria di Viale Pellini. Essendo stato collocato dopo una curva, gli automobilisti non fanno in tempo a vedere il pedone che sta attraversando. L'uso dei dissuasori nei centri abitati è ritenuto da anni sconsigliabile eppure si continua a farne dei nuovi. In quella zona insistono su una unica piccola area: una rotatoria, entrata ed uscita delle auto dalla galleria Kennedy, fermate degli autobus con relative nuove pensiline, traffico corrente, dissuasore di velocità. Penso che sia il caso di rivedere tutta la pedonabilità dell'area. Maria Pia Battista

Nome: Marco
Commento: Vi propongo una sfida (che ho già sperimentato, con mio disappunto): a Ponte San Giovanni, provate a muovervi a piedi e con al seguito un trolley o una carrozzina. Vi troverete a fare degli slalom incredibili in mezzo a marciapiedi inesistenti o pieni di auto in molti punti. In particolare, provate ad andare dalla stazione fino alla zona dell'ex pastificio: un delirio di strisce pedonali poste in maniera assurda, marciapiedi bassi pieni di auto che ti costringono ad andare in mezzo alla strada e così via..

Nome: Maria Pia Battista
Commento: E se qualcuno volesse attraversare rischia la vita, come faccio io tutti i giorni. Quell'incrocio è molto delicato. Qualche anno fa vi morì un ragazzo con la motocicletta, e gli amici vollero dipingere la pedana del cartello stradale con delle stelle. Ma c'è anche un altro importante problema che vorrei segnalare: l'organizzazione dei percorsi pedonali nell'area di pertinenza della stazione del minimetrò di Fontivegge. Lì il rischio è veramente alto, soprattutto quando escono i ragazzini dal minimetrò alla fine della scuola. Proposi al Comune di fare un sottopasso nei pressi dell'Autosilo, ma sembra tacnicamente impossibile perché sotto il manto stradale passano delle cose del minimetrò che impediscono ogni tipo di scavo. Mi dissero che il Comune era consapevole della pericolosità della zona e che stavano pensando ad un soprappasso, una cosa molto leggera ed elegante, in armonia con lo stile del minimetrò. Per il momento non c'è neppure un vigile urbano o un ausiliario che impedisca ai ragazzi (che sono imprevedibili) di buttarsi in mezzo ad un fiume di macchine che scorrono in velocità. Maria Pia Battista

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