In zona Fontivegge e via Angeloni (non so in quali altre strade) hanno preso vita quei tabelloni elettronici che alle fermate ci informano su passaggi e minuti di attesa dei mezzi pubblici. Piazzati in tempi anteriori al minimetro, sono rimasti muti per degli anni.

Ora finalmente Perugia si allinea alla maggior parte delle altre città.

Siamo ancora ben lontani dal rendere le fermate accoglienti, essendo quasi tutte esposte al freddo e al gelo (o al solleone) prive come sono di pensiline o spazi d'attesa.

Né è questo il solo inconveniente a scoraggiare l'uso degli autobus. Con quel che costa adesso il biglietto, è più conveniente, specie per due o più persone e per chi deve trattenersi poco tempo in centro, servirsi della macchina e pagare il parcheggio. Ci sono i biglietti da dieci corse che costano meno, e anche questo è positivo, ma il prezzo rimane comunque superiore rispetto a quello di città in cui mi sono recato di recente, come Milano Roma Ferrara (1 euro), Padova (1,10), Firenze (1,20). La politica del trasporto pubblico a Perugia rimane sempre più... enigmatica.

N.d.R.: E' curioso che in tutta la zona nord (da Monteluce a P. Grimana all'Elce) non ci sia nemmeno una palina. Del resto, va detto che chi abita o lavora in quella zona preferirebbe che, piuttosto che mettere più paline, si mettessero più corse dell'autobus.