No alla maxistalla a S. Maria Rossa
Il diritto ad un ambiente vivibile è ormai ufficialmente riconosciuto
Finalmente una posizione equilibrata sul costruenda maxistalla a S. M. Rossa. E’ quella apparsa sui giornali da parte della Confagricoltura che invoca un “confronto sereno”. Purtroppo, però, tardiva perché l’intera questione è stata malposta fin dall’inizio. E i cittadini direttamente coinvolti dalle conseguenze di una costruzione di un megaimpianto zootecnico vicino alle proprie abitazioni si sono sentiti più sudditi, indifesi nell’affermazione dei loro diritti, che membri di quel popolo sovrano di cui si parla spesso. Perché, lo ripeteremo con piena convinzione, il diritto ad un ambiente vivibile è ormai ufficialmente riconosciuto. Come vanno considerati inalienabili il diritto all’informazione e quello alla partecipazione su scelte che modificano la qualità della vita delle persone. Ambedue completamente e volutamente disconosciuti in questo contesto perché anche a Perugia vige ormai un governo della cosa pubblica autocrate e autoreferenziale.