Immagine e simboli
Vedere il logo del Comune di Perugia sul cartello di vendita di un’operazione immobiliare privata ci fa un certo effetto
(nella foto, il cartello sull'area ex De Megni a P. S. Giovanni)
COMUNICATO STAMPA
Anche dalle piccole, apparentemente insignificanti, operazioni si capisce la sensibilità etica di una pubblica amministrazione. Forse ci sbagliamo, ma vedere il logo del Comune di Perugia sul cartello di vendita di un’operazione immobiliare privata ci fa un certo effetto. Proprio il logo ufficiale, quello che l’amministrazione concede per le iniziative di interesse pubblico in cui interviene direttamente. Nell’area ex De Megni a Ponte S. Giovanni campeggia da qualche giorno un maxi cartello, in cui spicca il suddetto logo, che invita all’acquisto degli immobili. Che cosa dovremmo pensare? Che l’uso del logo è stata una leggerezza di chi ha prodotto il cartellone? Se c’è stata un’autorizzazione esprime l’interesse del Comune, e quindi della collettività, alla vendita quegli immobili? In questo caso non ci sembra davvero un’operazione etica. Che il pubblico garantisca per il privato, ogni impresa privata potrebbe, a buon diritto, pretendere altrettanto. Andando a stringere e a semplificare brutalmente significa che si può chiedere al Comune di pagare il danno di un parquet che salta per difetto di posa in opera?