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Le foglie nuove anche nel freddo di gennaio
Le foglie nuove anche nel freddo di gennaio
con due poesie di Luciano Erba
Carissimi amicicompagnidicammino,
i miei e nostri FFOP aprono l'anno nuovo con due poesie di Luciano Erba, di recente scomparso. La prima mi è stata suggerita da Nanni (con queste note: "Questa è proprio per te [sono nato a Milano e a Milano ho frequentato la scuola media superiore e fino ai 19 anni ho vissuto nel suo hinterland, a nord, alle Groane, e Milano era un punto di riferimento]. Per le piccole cose (spesso lombarde) che racconta Erba, un poeta che potresti incominciare a praticare. Ciao e buon anno).
Ma quando arrivano? e come? e chi li manda tra noi? un giorno li trovi vicini con un berretto a visiera la sciarpa rossa, le mani nelle tasche davanti dei calzoni nuovi compagni dei nostri giochi silenziosi, sorridenti compagni più piccoli di noi, più pallidi stanchi a una breve corsa, maldestri a lottare, a saltare, e senza peso. Ricordo uno che un mattino d'ottobre salì con noi fino al monte Cavallo aveva le guance rosse di mal di cuore sorrideva correndo per restarci vicino. E un altro, né escludo che fosse lo stesso per quel loro modo di camminare e il maglione turchino, che per vigneti mi seguì al fondovalle a pesca di trote dove il fiume si dirama in chiari canali. Si restò fino a sera dentro l'acqua senza che mi chiedesse una volta di provare a pescare: poi scomparve per un sentiero che non saprei più trovare. E un terzo, o ancora lo stesso, per quel loro grande nodo alla sciarpa di lana, e per il suo starmi in silenzio vicino nei prati gialli fuori città in un'Africa immaginata per un'immobile, lunga giornata. E un quarto...
Scomparsi. Distrutti da febbri spietate, consunti da un male ignoto, lontani, non so. Né so se torneranno, né quando, né come gli amici, i giorni, la più chiara stagione, se tornerà la vita perduta per disattenzione.
Semplicemente tanti cari fraterni auguri. Tante cose inutili ci circondano e ci impediscno di vivere i valori più veri e spesso più semplici. Ovviamente a scapito dei più deboli e spesso più giusti, perchè il buono a parità di intelligenza perde sempre nei confronti dello scaltro approfittatore. Anni fa avevo tante conoscenze e anche amicizie ora frequento: - tanto il laboratorio dove pochi scaltri creano ambiente difficile e non armonioso; - poco il vicinato sempre più chiuso, a volte a nascondere i propri problemi che in passato più facilmente erano manifestati; - poco la famiglia che con l'esperienza scolastica delle figlie mi permette di vedere ragazzi svogliati, attratti da guadagni facili o altri individualisti e gelosi dei propri voti.
Auguri per un recupero dei valuri umani veri, puliti, semplici,
A. R.
Sol Stat.
Auguri per un futuro più luminoso, con tanti buoni frutti ricchi di antiossidanti, che ci aiutino a vivere più a lungo, in un mondo in cui ci siano regole certe. Magari ci potremmo accontentare dei soli 10 comandamenti e della meccanica quantistica, in particolare se invochiamo le nostre radici Giudaico-Cristiane-Islamiche-Buddiste-Rinascimentali-Illuministe-Mazziniane-Risorgimentali-Futuriste-Dadaiste-Minimaliste-Concettuali-Bioartistiche. Purtroppoqualcuno/a rimarrà fuori, pregate per lui/lei, qualunque sia il vostro credo, che possa raggiungere l'illuminazione. E a chi è rimasto dentro: Buon Solstizio d'Inverno, Buona Raccolta di Vischio, ma si munisca di un Falcetto d'Oro; Buon 2011. Vi abbraccio tutti, siete meravigliosi! P. A. B.
Ed infine la citazione che può interpretarsi come una introduzione (ed il tutto è casuale?) ad uno dei temi principali che caratterizzeranno i dodici numeri di FFOP 2011: Parole giuste che tutti condividiamo. Grazie