Referendum ed educazione alla legalità
Sempre più pressante la proposta
di lanciare un referendum sulla intitolazione di
una piazza a Bettino Craxi
Sono oramai passati più di tre mesi dalla costituzione del "Comitato 27 settembre" nato dalla contestazione pubblica alla intitolazione di una piazza a Bettino Craxi che il Comune di Deruta ha inaugurato in quel giorno.
Nel corso delle numerose assemblee, che hanno visto la presenza di più di trenta persone (tutte di Deruta, smentendo così chi diceva che venivano da fuori comune), si è fatta sempre più pressante la proposta di lanciare un referendum in merito dato che nello statuto del Comune di Deruta è possibile indirlo se le firme raccolte superano il 10% dei votanti.
E' vero che il consiglio comunale ha votato all'unanimità la proposta del Sindaco, per la titolazione della piazza, ma lo Statuto permette, con la raccolta delle firme, in maniera democratica (referendum) di poter cambiare la scelta fatta, che è secondo noi in totale contrasto con la verità storica ed anche con tutti i discorsi che oggi si stanno facendo sulla legalità.
Vorremmo ricordare a tutti che come dimostrano alcune rilevazioni internazionali l'Italia è ai primissimi posti per la diffusa illegalità e corruzione, a tutti i livelli, della nostra società.
Perciò oltre al referendum vorremmo portare avanti un discorso sulla "educazione alla legalità" che ancora a vent'anni da tangentopoli non riesce a decollare, anche se, in quel caso, il paese dette vita ad un vasto movimento di protesta che indicava la voglia di cambiamento e la voglia di contare.
In questo progetto vorremmo coinvolgere le scuole perchè è la prima grande istituzione da rispettare e rafforzare. L'istituzione scuola come protagonista della diffusione della cultura della legalità e della democrazia, per una migliore convivenza tra diversi nel rispetto delle regole e per una società più giusta.