22/12/2024
direttore Renzo Zuccherini

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Linee programmatiche e operato del Comune: dov'è la coerenza?
La conferenza stampa e il comunicato di Perugia civica

Si è svolta stamattina alla Sala della Vaccara la conferenza stampa di Perugia civica sulle Linee programmatiche del Comune.
Gli esponenti di Perugia civica hanno innanzitutto stigmatizzato il comportamento del Presidente della Provincia di Perugia, che come noto ha negato la sala per lo svolgimento della conferenza stampa perché si è piccato per una battuta su Emanuele Filiberto: il Presidente quindi, che ha scelto di privilegiare personaggi dello spettacolo per testimoniare la storia dell'unità nazionale, e in particolare un discendente di quei sovrani che tanto male hanno fatto al paese, non ha accettato le critiche che da tante parti gli sono giunte, e ha attuato una specie di ritorsione su un momento di democrazia e dibattito civile come quello organizzato da Perugia civica. Questo si chiama un uso privatistico e personalistico degli spazi pubblici, che ha ben poco a che vedere con la democrazia.
Quindi è stato illustrato il documento di Perugia civica sulla coerenza tra le dichiarazioni ufficiali della Giunta, contenute nelle Linee programmatiche, e il concreto operato del Comune in questo anno.

Al termine della conferenza stampa, si è colta l'occasione per formulare ai giornalisti e giornaliste presenti i migliori auguri per le prossime festività ed il nuovo anno.

Il Consiglio esecutivo del movimento Perugia civica
 

Ed ecco il documento di Perugia civica:

Partecipazione, trasparenza, manutenzione, urbanistica, ambiente, mobilità alternativa:
ristabiliamo la coerenza tra l’operato del Comune e le Linee programmatiche di mandato

Appello alla coalizione di centro-sinistra al comune di Perugia

Ad oltre un anno dalle elezioni comunali e dall'appoggio dato al Sindaco Boccali e alla sua maggioranza, riteniamo sia giunto il momento di avviare una discussione critica  sulle scelte concrete e le prospettive della coalizione di centro-sinistra nel panorama politico della città.
Infatti, noi non riusciamo a scorgere, nell’azione dell’amministrazione e delle forze che la sostengono, i segni di quella discontinuità con il passato che è stata al centro della campagna elettorale; e non vediamo neanche la coerenza tra le scelte e gli indirizzi e le enunciazioni delle Linee Programmatiche, approvate dalla Giunta e dal Consiglio comunale nell’autunno di appena un anno fa.

Il tema della partecipazione, nonostante un percorso di approfondimento e confronto con altre esperienze nell'Italia centrale di cui come Perugia civica ci siamo fatti promotori, continua ad essere visto dall'amministrazione come antitetico alla democrazia rappresentativa, considerando a volte come fastidio, come un "remare contro", ogni suggerimento critico che provenga dai cittadini e dalle formazioni politiche che pure li hanno eletti. La partecipazione continua ad essere considerata la fase finale del processo decisionale, quella della comunicazione propagandistica di decisioni già prese, ratificate con l'acquisizione del consenso. A fronte della disponibilità gratuita a collaborare alla ricostituzione dei percorsi partecipativi all'indomani della cancellazione delle circoscrizioni e della sollecitazione a sperimentare il bilancio partecipato come prevedeva il programma elettorale del Sindaco, apprendiamo con sorpresa e disappunto la decisione di avviare la spartizione partitocratica del territorio con la creazione delle strutture territoriali e la cessione della delega alla partecipazione ad un consigliere del Pd, della cui opera peraltro non è dato sapere alcunché.

Avevamo formulato precise proposte volte a garantire, attraverso l'applicazione di tecnologie informatiche e di processi organizzativi trasparenti, una corretta comunicazione tra cittadini e amministrazione (a cominciare dalla pubblicazione integrale di delibere e allegati, e dalla informazione preventiva sul bilancio comunale e sui principali progetti urbanistici), ma a quanto pare questi aspetti non sono considerati prioritari dal sindaco e dai suoi assessori.

Avevamo aderito ad un programma di opere pubbliche a basso impatto ambientale, volte al recupero e alla manutenzione dell'esistente, e osserviamo invece un progressivo abuso del territorio in nome di un improbabile ritorno economico (Ikea, Dechatlon, megastalla di S.Maria Rossa, inceneritore, megaimpianto fotovoltaico di Maestrello), la mancanza di ogni piano organico di manutenzione, e una nuova raffica di varianti al PRG che ne aumentano la già imponente massa volumetrica, in una città ormai largamente sovradimensionata rispetto alla richiesta effettiva di edificazione.

Era previsto un impegno in direzione della riduzione dei rifiuti all’origine, per la raccolta differenziata, per l’incentivo ai cittadini virtuosi, e invece vediamo l’amministrazione proiettata verso la costruzione di un impianto di incenerimento dei rifiuti, senza un adeguato processo di informazione e partecipazione dei cittadini. La scelta di una politica tariffaria che non incentiva la raccolta differenziata ma vede viceversa aumentare indiscriminatamente la tariffa nell'ultimo anno appare tanto più preoccupante se rapportata alla distanza dagli obiettivi nazionale e regionale fissati al 65% di raccolta differenziata per il 2012.

Dovevano essere previsti provvedimenti per il sostegno a forme alternative di mobilità e per il contrasto dell'uso eccessivo del mezzo privato e la risposta è la realizzazione di nuove megarotonde, l'alta previsione di spesa per nuove strade e svincoli, la dimenticanza totale di percorsi ciclopedonali nella programmazione delle opere pubbliche, l’impegno a favore del “nodo” a Madonna del Piano, e al contrario l'aumento del 50% del prezzo dei biglietti Apm, il più alto in Italia, e la soppressione di chilometri di linee dei trasporti pubblici.

Avevamo aderito ad una politica di “valorizzazione e rilancio del centro storico e dei centri storici minori”  attraverso il ripristino delle funzioni sociali e culturali degli spazi pubblici esistenti, ancor oggi purtroppo soggetti al degrado ed allo sfruttamento commerciale, e attraverso la progettazione di nuovi spazi pubblici nelle zone della città sorte senza visione e senza progetto sotto la spinta della speculazione edilizia.

Respingiamo la giustificazione di tutto questo con la crisi ed i tagli del governo centrale. E' proprio il mutamento repentino di alcune condizioni che dovrebbe indurre a riesaminare con gli elettori la situazione ed a condividere con loro eventuali cambi di rotta ancorché dolorosi.

Va sottolineato comunque che non rinneghiamo la scelta fatta due anni fa perché, se la maggioranza non è riuscita a staccarsi dalla rete di poteri e di interessi che la intrappola oramai da oltre un decennio, l'opposizione è apparsa assolutamente inesistente relegando la sua azione ad ininfluenti azioni di facciata.

La nostra presenza ai tavoli di maggioranza è sino ad oggi servita almeno come piccola finestra informativa indipendente per i cittadini. Ma è comunque opportuno rivendicare che la nostra lealtà politica nei confronti di questa amministrazione è stata  ripagata con una totale sordità nei confronti di tutte le nostre richieste e sollecitazioni, pur coerenti con il programma della coalizione.

Riteniamo quindi molto più efficace per Perugia Civica spendersi a fianco della vita civile delle associazioni e dei comitati nel tentativo di coalizzare forze ed interessi nei beni comuni per cercare di arginare la macchina di potere ed interesse privatistico che continua a scipparci la città, l'ambiente ed il futuro.

Chiediamo però, alle forze politiche che compongono questa maggioranza nel Consiglio comunale di Perugia, di pronunciarsi chiaramente sul rispetto delle Linee programmatiche di mandato approvate a fine 2009 e di avviare insieme tutte le azioni opportune che possano riportare l’iniziativa in direzione della partecipazione e di una nuova idea di città basata sulla conoscenza, l’ambiente, le relazioni, i diritti.

Perugia, 20 dicembre 2010



Il Consiglio Esecutivo del movimento Perugia Civica


Inserito lunedì 20 dicembre 2010


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Commenti

Nome: Nene
Commento: Dall'inedito 'Icché' di Ivan Della Mea, ecco questo stralcio per sottolienare un impegno sociale prim'ancora che politico per una città ed un popolo che rispettino civilmente civismo e civiltà: "Ho a mente una serie di interventi a seminari e convegni sul tema dei migranti. Sempre o quasi sempre c'era il tipo dolce e comprensivo e tollerante che diceva cose belle e buone e che a un certo punto gli veniva detto insomma avrete capito tutti quanto io abbia a cuore queste tematiche e quanto abbia in dispregio il razzismo "però"... Mi chiedo e chiedo se anche quel "però" sia innato e se laddove Brecht recitava essere il nemico quello che sempre marcia alla nostra testa si dovrebbe leggere più propriamente che il nemico ce l'abbiamo "nella" testa. Insomma non voglio andare di lungo ma da tempo mi porto appresso il sospetto che essere di destra sia più congeniale e più facile e sicuramente meno impegnativo che essere di sinistra. Mi spiego: i migranti che in piazzale Gabrio Rosa a Milano si scolano birre e invece di mettere i vuoti nel cestino li buttano a terra e a terra carte e avanzi di cibo e poco più in là cacate fumanti sotto gli alberi mi fanno schifo esattamente come mi fanno schifo gli universi d'immondizie di tutte le periferie italiane democraticamente assortite col contributo fattivo di qualche migrante e di tanti nostrali e ho memoria che lo stesso ribrezzo discriminante trenta quarant'anni fa era dedicato ai "terroni". Essendo di sinistra dovevo e ancora debbo lottare con me stesso contro il mio razzismo latente ma sempre pronto a sortire con urgenze non di rado anche violente; di volta in volta debbo ritrovare e ricostruire il mio senso "civico" cosciente di essere un cittadino di uno stato in cui la coscienza civica è di là da venire: io debbo salvare la mia sinistra dal fascino indiscreto della destra. Bene, in questo mi ha aiutato un amico e compagno carissimo che mi ha detto io so di poter essere razzista ma so anche che non voglio esserlo e so che se un migrante ammazza o ruba o comunque delinque non ci sono discorsi: vale per lui la legge che vige per chiunque commetta reato qualunque sia la sua cultura e la sua religione: morta lì. Ma un'altra cosa mi ha detto: in Italia oggi ci sono... quanti sono?... due tre, icchel'è milioni di migranti che sono diversi e 'un ci piove che sono diversi, ma s'avrebbe a pensare sempre che a fronte di due o tre milioni di migranti qui da noi ci sono quasi sessanta milioni affatto diversissimi per loro, prova a pensarci. Ci ho provato: resto comunista e antirazzista senza se e senza ma nonostante tutto e tutti: di destra o di centro o di centrodestra o di centrosinistra o di sinistra che siano. Nostra patria è il mondo intero.

Nome: Renzo
Commento: Proprio perché erede della lista Perugia civica, il movimento Perugia civica può rivendicare coerenza e chiederla ai partiti di centro-sinistra: le Linee programmatiche sono state approvate dalla Giunta, e dunque la Giunta ha il dovere di attenervisi. Ma l'impressione è che esse siano solo un adempimento formale, riempito di belle dichiarazioni, mentre le realizzazioni rispondono ad un'altra logica: è qui che noi di Perugia civica possiamo smascherare il trucco. Chi si è posto fuori dai giochi oggi non può che assistere a ciò che accade senza far niente, ma noi abbiamo segnato dei paletti e possiamo tenerli ben alti nel panorama locale. Questo per noi vuol dire avere le mani libere, e decidere sulla base dei fatti e non delle posizioni precostituite.

Nome: Dorothee
Commento: Mi faccio una domanda signori di Lista Civica per Perugia. Ma non avete appoggiato Voi il nuovo Sindaco della città ? Non sapevate già che la sinistra Umbra, al governo della Regione, gode di poca fiducia nelle scelte sio ad oggi fatte ? Visto che il loro comportamento è da sempre così, potevete pensarci nel momento in cui avevate in mano quella matita che i quel momento era la vostra forza contro i poco capaci, sino ad alora, amministratori pubblici. Buone Feste

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